Chiude un mito del locali cittadini, chiude il White Wolf

TERAMO – E’ la caduta di un mito. Ma anche il segnale che qualcosa è cambiato forse definitivamente in questa città. Chiude il White Wolf, uno dei locali storici di Teramo centro, un pub-birreria, il primo pub-birreria, al numero 46 di via Delfico, all’interno del quale hanno trascorso il loro tempo quasi tre generazioni di teramani. Chiude per stanchezza il White Wolf. Chiude perchè l’ultimo degli originari soci storici, Rosario De Simone, ha gettato la spugna. La crisi, i tavoli sempre più vuoti, i costi diventati troppo alti: tutto diventa pesante quando gli affari non vanno più. E le serrande si abbassano. Anche quelle dei locali che credi imperituri, immortali, sempre con i forni e le spinatrici pronte. Lì dentro forse nessun teramano non è mai entrato. Ventinove anni fa Rosario con Marcello Di Teodoro e Francesco Mariani inventarono un brand, anticiparono i tempi, seguirono l’onda del fast food americano e della birra irlandese, in un’atmosfera di un pub inglese, tutto legno, cornici e gadget. Un passaggio al White Wolf era immancabile, un hamburger o una pizza chiudevano una serata, un dopo partita o teatro. E d’estate la panche allestite per aumentare la capienza e erano ritrovo per le comitive della Coppa e di intere famiglie. Sono passati anni da quando, giovanissimi, apprezzavamo la "tiella" teramana con braciola e i soci si sono mano a mano separati scegliendo altre iniziative imprenditoriali (Di Teodoro ha creato dal nulla una delle pizzerie più frequentate della città, La Stazione, e Mariani ha rilevato uno chalet antico di Pineto): De Simone ha portato avanti il White da solo, con il prezioso apporto di Ezio Tuzzoli, restando locale di attrazione della cantralissima via Delfico. Fino a sabato scorso, quando il pub all’irlandese ha vissuto la sua ultima festa, l’uscita di scena, decano tra i locali storici della città. Che cominciano ad essere sempre più pochi.