Dirigenti, la classifica dei Paperon de' Paperoni di Provincia e Comune

TERAMO – Nell’ormai poco convincente discussione sulla riduzione dei costi della politica, l’analisi troppo spesso si concentra sugli stipendi o i gettoni di presenza degli amministratori pubblici, tralasciando spesso la spesa, consistente, destinata all’apparato degli Enti pubblici. Sono però sempre più frequenti e insistenti le sollecitazioni che invitano a una quantomeno meno superficiale valutazione di quanto pesi, sui bilanci di Comuni e Province, la voce compensi dei dirigenti o comunque delle funzioni apicali di queste organizzazioni pubbliche. Anche a Teramo, non solo le voci che si levano dall’opposizione ma anche dalla maggioranza, insistono sulla necessità di rivedere almeno quella parte della busta paga di competenza dello stesso ente, con l’obiettivo di operare una reale spending review.Così scopriamo che in epoca di crisi e di proteste in piazza anche per rosicchiare uno sconto sui buoni pasto e sulle tariffe degli scuolabus, resiste un mondo dorato fatto di veri e propri Paperon de Paperoni. Il che tradotto in soldi, nel caso di Provincia e Comune di Teramo, fa qualcosa come diverse decine di migliaia di euro. Stilando una particolare classifica dei superdirigenti, ci aspetteremmo di trovare il segretario generale della Provincia, Gianna Becci. soprattutto alla luce delle polemiche esplose qualche mese fa e il paragone del suo stipendio con quello del presidente della Repubblica, Napolitano, E invece il suo compenso lordo relativo al 2013, che ammonta a poco meno di 150mila euro, è addirittura il terzo della speciale classifica dei top ten. A guidarla è l’avvocato Antonio Zecchino, dirigente dell’ufficio legale della Provincia, con i suoi 266mila euro e spiccioli, che può staccare tutti grazie ai 136mila euro derivanti da quella sorta di premio che ottiene quando la Provincia vince contenziosi legali. A buona distanza, con quasi 152mila euro c’è Leo Di Liberatore, e dopo la Becci, Piergiorgio Tittarelli con 149mila. Per trovare il primo dirigente del Comune bisogna arrivare ai 137mila euro di Furio Cugnini, ex direttore generale dell’Ente di piazza Orsini, e ai 117mila del segretario generale Sergio Iezzi. Il resto è tutto appannaggio dei responsabili dei settori dell’Ente locale di via Milli, dai 110mila di Renata Durante ai 107mila di Daniela Cozzi o ai 99mila di Flamminij e De Camillis. Appena fori dai primi dieci il responsabile dell’Ufficio legale del Comune di Teramo, Cosima Cafforio, che ha ritirato nel 2013 compensi per 97mila euro.
Ecco nel dettaglio:
Provincia:
Antonio Zecchino 266.331,10 euro
Leo Di Liberatore 151.855,38
Piergiorgio Tittarelli 149.299,54
Gianna Becci 149.573,53
Renata Durante 110.398,17
Daniela Cozzi 107.442,45
Antonio Flamminj 99.486,43
Pietro De Camillis 99.225,30
Agreppino Valente (in pensione) 73.400,32
Corinto Pirocchi 26.623,66

Comune
Furio Cugnini 137,134,40 euro
Sergio Iezzi 117.216,46
Cosima Cafforio 97.193,40
Stefano Mariotti 96.286,98
Adele Ferretti 86.168,16
Cristina Di Gesualdo 84.224,43
Fulvio Cupaiolo 84.168,24
Remo Bernardi 85.553,59