Provincia, Di Sabatino avvia lo spoil system nelle partecipate

TERAMO – Si terrà giovedì prossimo il primo consiglio provinciale dell’era Renzo Di Sabatino. Nell’agenda del nuovo presidente ci sono una serie di importanti passaggi, non ultimi quelli sulla Teramo Lavoro e la stagione a rischio dei Prati di Tivo. Sul fronte della ex società in house, Di Sabatino ha fissato un incontro con il commissario liquidatore Gabriele Recchiuti in cui sarà affrontata la situazione all’indomani del no al concordato preventivo deciso dai giudici dell’ufficio procedure concorsuali del tribunale di Teramo.

Il presidente chiederà a tutti i ‘nominati’ nelle partecipate di dimettersi. Quanto alle società partecipate, e nel caso anche la Gran Sasso Teramano, Di Sabatino chiederà a tutti i componenti dei consigli o degli organi di amministrazione delle stesse, di rimettere i propri mandati.

Primo obiettivo: approvare lo Statuto e assegnare deleghe e vicepresidenza. Il consiglio provinciale dovrà procedere con l’istituzione di un gruppo di lavoro che si occuperà dello statuto. Senza di esso, non è possibile assegnare le deleghe, come ribadito ancora da una nota ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato chiarito che si potrà procedere all’assegnazione delle deleghe ai Consiglieri solo dopo aver adottato lo Statuto e con esso le “le modalità e i limiti di tali incarichi” visto che “resta esclusa la possibilità che i consiglieri possano costituire un nuovo organo”. «Fondamentale, quindi, procedere con celerità all’approvazione della carta costituente dell’ente in maniera da poter cogliere tutte le opportunità che derivano dalla collegialità – ha detto Di Sabatino -. In attesa del nuovo Statuto intendo conferire degli specifici incarichi di supporto ai Consiglieri in maniera da potermi avvalare della collaborazione degli eletti». Di Sabatino farà anche comunicazioni sulla vicepresidenza, molto probabilmente rendendone noto il nominativo. 

Ci saranno un capo di gabinetto esterno, una newsletter per i sindaci e un nuovo segretario. «La mole dei tagli e dei cambiamenti richiesti dalla riforma comporta un’attenzione particolare nella gestione dell’ente – chiarisce Di Sabatino – c’è bisogno di una saggia e oculata gestione delle scelte di programmazione e di organizzazione. In questa settimane ho dedicato tutto il mio tempo alla Provincia ma presto, vista la gratuità della mia funzione, dovrò tornare ad occuparmi anche della mia attività ed è per questo che mi farò affiancare da un capo di gabinetto con precise caratteristiche professionali in grado di supportarmi nell’inevitabile processo di spending review e di revisione della macchina amministrativa». Tra le iniziative successive anche l’istituzione di una regolare informativa ai sindaci sull’attività dell’ente attraverso una newsletter digitale, i bandi per il nuovo Nucleo di Valutazione e per il nuovo segretario generale, la volontà di “restituire” alle “opere pubbliche” dell’ente un dirigente tecnico.