Bike sharing precluso ai turisti, servizio "riservato" ai teramani

Bike sharing precluso a Teramo ai turisti. La polemica, sulla scia di una segnalazione formulata dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Sara Marcozzi in visita a Teramo, è stata ripresa dal capogruppo Fabio Berardini che spiega come in base alle disposizioni comunale il servizio sia riservato ai solo residenti nel Comune di Teramo. Tra le contestazioni mosse c’è anche l’inesistenza di un regolamento che disciplina il servizio, ma solo una delibera di Giunta che puntualizza chi può avere diritto alla consegna della chiavetta codificata per l’utilizzo delle bici: maggiorenni e residenti nel capoluogo, domiciliati per lavoro o studenti iscritti nell’ateneo o nelle scuole superiori teramane. «Regole assurde» commenta Berardini «che evidenziano come questa città non abbia alcuna attenzione al turismo come è dimostrato dagli zero euro in bilancio che l’amministrazione destina al settore». Il capogruppo del Movimento 5 proporrà un ordine del giorno per la prossima seduta di Question Time per chiedere la modifica della delibera ma torna anche su un altro punto caro a Berardini: l’applicazione della tariffa puntuale sui rifiuti. Il capogruppo trova nel sistema puntuale una maggiore equità nel calcolo delle tariffe da applicare ai contribuenti poiché si basa sulla produzione dei rifiuti e non sulla superficie occupata (ovvero i metri quadri di un’abitazione) come accaduto finora. In sostanza le tariffe sono proporzionali alla quantità di rifiuti prodotta. «Questo impegno fu preso dall’amministrazione con l’approvazione di una mozione in Consiglio comunale ma i ritardi ci fanno pensare che il sindaco non voglia recepire questa sperimentazione in fase di approvazione del Piano economico e finanziario (Pef) che dovrebbe introdurre i tagli per la Team per il 2015»