LANCIANO – La promessa del Lanciano Calcio, Lorenzo Costantini, 20 anni, è morto di leucemia a Philadelphia, negli Stati Uniti, dove era andato per curarsi. La vicenda del giovane aveva mobilitato l’Abruzzo e il mondo del calcio, spingendo molti calciatori a partecipare alla sottoscrizione promossa da Donato Di Campli, il procuratore lancianese di Marco Verratti. In pochi giorni erano stati raccolti quasi 500 mila euro per permettere al ragazzo di andare ad operarsi negli Usa, prima dell’aggravamento delle sue condizioni e dell’arrivo della notizia della sua morte. Costantini è morto questa mattina alle 8 all’ospedale di Philadelphia, dove era ricoverato da circa due mesi. Il papà Antonio ha subito chiuso la sua officina, fino al 16 novembre, ed è partito con la famiglia per gli Stati Uniti. Negli ultimi giorni le condizioni cliniche del ragazzo, già sottoposto a trapianto di midollo osseo a Bologna, erano notevolmente peggiorate. Il giovane era andato negli Usa per le cure sperimentali del metodo Car, costo 600 mila dollari, e l’intero mondo calcistico nazionale era intervenuto con generose donazioni per aiutare Lorenzo, su iniziativa del procuratore di Marco Verratti, Donato Di Campli. Nei giorni scorsi la sorella Rossana, che era col fratello negli Usa, aveva rilasciato un’intervista telefonica ad Abruzzolive.tv dicendo che "il suo cuore è debole. La situazione è difficile, probabilmente dovrà ricominciare la chemioterapia". Per l’intera giornata numerosi i messaggi di cordoglio sulla sulla pagina Facebook ‘Lorenzo facci un goal’, dal nome dell’iniziativa per far curare il giovane calciatore. La storia di Lorenzo aveva commosso tutta Lanciano e per la sue cure si era mobilitato l’intero Abruzzo, oltre a numerose società di serie A, che hanno aderito alla lunga catena di solidarietà.
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