Cardelli, dopo l'addio: «In M5S l'anarchia regna sovrana»

TERAMO – Il consigliere comunale Paola Cardelli si è chiamata fuori dal Movimento 5 Stelle e lo ha fato lanciando accuse sugli attacchi personali di cui è stata obiettivo. E’ tornata oggi sulla vicenda per contestualizzare meglio la situazione che l’ha costretta a confluire nel gruppo e ha chiaramente parlato di problemi all’interno del Movimento teramano. «Nessuno a livello di Movimento è intervenuto». La Cardelli non condivide nemmeno la strategia tenuta dal capogruppo Fabio Berardini nei confronti dei cosiddetti "dissidenti" del Movimento: «Non ho nulla contro Fabio Berardini – ha detto l’ex consigliera dei ‘grillini’ – con cui ho lavorato benissimo e potevo continuare tranquillament a farlo. Berardini pensa e ritiene che mantenere questa forma di resistenza passiva possa dare i suoi frutti e io non sono più convinta di questo. Perchè il problema non è solo quello personale, degli attacchi a cui sono stata sottoposta ma è un problema proprio del Movimento, che non ha regole e quelle poche che ha, vengono pure sistematicamente calpestate». Nel Movimento 5 Stelle di Teramo, dice la Cardelli, «c’è troppa anarchia che regna sovrana». Ma dice anche che a livello superiore la questione non ha interessato nessuno: «Il problema è soprattutto che nessuno sia intervenuto a livello di movimento, nè parlamentari nè consiglieri regionali; io ho personalmente contattato due volte il deputato Vacca, per chiedergli di prendere una posizione di disconoscimento di questi atti fatti illegittimamente a nome del movimento». Il riferimento è ai cosiddetti "scissionisti" che avevano chiesto la sfiducia della stessa Cardelli, «che hanno inviato una richiesta di sfiducia allo staff – ha aggiunto – che è stata rigettata come irricevibile perchè la sfiducia puo avvenire solo dal portale non in assemblea». Il Movimento non è dunque stato vicino al suo consigliere comunale: «Si chiedeva di fare questo, interventi in questo senso, ma al di là di promesse e qualche tentativo di spingerci ad una riconcliazione impossibile – ha concluso Paola Cardelli – nessuno mai è intervenuto».