Lavoro, i giovani cercano ma le aziende non rispondono

TERAMO – I giovani cercano lavoro ma le aziende non rispondono. Sono 702 i giovani teramani (tra i 18 e i 29 anni) che hanno riposto fiducia nel programma Garanzia Giovani e che sono stati presi in carico dai Centri per l’Impiego fino a sottoscrivere il cosiddetto “Patto di adesione”. Si tratta del risultato più significativo raggiunto in Abruzzo fra i giovani iscritti al programma ma a questo non corrisponde al momento una adeguata offerta da parte delle imprese (chi assume con Garanzia Giovani ha diritto ad un bonus occupazionale) e si rimane in attesa dei bandi regionali sui tirocini, formazione, mobilità anche extraterritoriale, autoimpiego. E’ quanto sostiene una nota della Provincia di Teramo che ha ricevuto circa il 24% dei nominativi da prendere in carico (1868) e ha provveduto a convocare oltre il 70% di loro: circa il 45% del totale dei patti di attivazione stipulati in Abruzzo (702).«Sarebbe una doppia beffa per i giovani» dichiara il presidente Renzo Di Sabatino «se delle risorse a loro destinate, 31 milioni in Abruzzo, non si ricavassero benefici misurabili a loro favore». Di Sabatino, quindi, propone di aprire una finestra di dialogo con gli imprenditori «La scommessa è quella di accorciare drasticamente i tempi della burocrazia; di avvicinare le imprese per verificare di cosa hanno bisogno in questo momento e costruire la formazione, finanziata con 2 milioni di euro, sulla base di queste richieste; legare la formazione al bonus occupazionale. E se si verifica in corso d’opera che su alcune delle misure previste non vi è offerta, come sta accadendo con l’apprendistato, rimodulare il Piano, subito però, spostando le risorse dove c’è domanda».