Sono cominciati i lavori per l'ascensore a casa di Liliana

TERAMO – «Giustizia è stata fatta perchè qui c’era da fare solo giustizia per una povera malata. Ringrazio il presidente D’Alfonso, l’assessore Di Matteo e il commissario dell’Ater Rampini perchè sono venuti qui a fare i fatti, non le chiacchiere. Grazie di cuore». Tonino Serafini torna ad avere il sorriso. Da oggi sono cominciati gli scavi per realizzare l’ascensore nel condominio dell’Ater a Colleatterrato Basso, dove la moglie Liliana, malata di Sla, è prigioniera in casa per l’impossibilità di scendere in assenza di un elevatore. Hanno vinto una battaglia di civiltà che ha visto impegnati tanti, a cominciare dal blogger de ‘I due punti’ Giancarlo Falconi, alla stampa, ai tanti amici della famiglia Serafini, ai componenti del comitato che ha sostenuto anche con uno sciopero della fame questa iniziativa. «I lavori – ha detto Serafini – sono cominciati oggi, anche se da un paio di settimane erano già qui per i saggi e altri test. Mi  hanno detto che forse per Natale dovrebbe esserci l’ascensore: lo spero, so che i lavori sono pesanti». Liliana ha saputo della novità? «Liliana ha sentito i rumori sotto e con il sorriso lei che non parla, mi ha scritto di spostare la macchina perchè sotto poteva dare fastidio – ha detto il marito della donna -. L’ho tranquillizzata, la macchina è stata spostata da alcuni giorni». Adesso la vita di Liliana potrebbe migliorare: «Noi di giorno a facciamo alzare. Adesso arriverà la carrozzina, la porteremo anche sotto… Per quello che si può cambierà anche la sua vita – aggiunge Tonino Serafini -. Di sicuro non sarà più prigioniera in casa».