TERAMO – Una nuova perizia della difesa potrebbe aprire alla possibilita’ di una revisione parziale del processo a carico di Salvatore Parolisi, in carcere per la morte della moglie Melania Rea. Si punta, infatti, alla concessione della valutazione di un nuovo elemento di prova secondo cui sul luogo del delitto c’era qualcun altro che non era Parolisi, ma forse l’assassino. Si tratta dell’impronta di scarpa insanguinata isolata dagli investigatori alla base del chiosco situato alle Casermette di Civitella del Tronto (Teramo) nei pressi del quale venne ritrovato il corpo senza vita di Melania uccisa il 18 aprile del 2011 con 35 coltellate.
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