Presidio Antifà in corso Cerulli, 'contatto' con i 'neri' in piazza Verdi

TERAMO – Sono tornati a confrontarsi rossi e neri, dopo un periodo di relativa calma. E Teramo è tornata a vivere serate che sembravano essere passate in archivio dopo i momenti di tensione dei confronti politici che sfociavano in questioni di ordine pubblico. Questa sera si sono ripetute in un’ambientazione diversa da corso San Giorgio ma sempre in centro storico. L’occasione per rendere tesa la serata dei teramani è stata data dalla minacciata e poi messa in pratica contestazione politica di un nutrito gruppo di Azione Antifascista nei confronti degli organizzatori e dei partecipanti alla presentazione del libro "Sotto l’ombra del tricolore" di Antonio Valerio Fontana, organizzato da nuove Sintesi alla libreria Tempo Libero di corso Cerulli. Un presidio di Antifà si è fronteggiato con i presupposti antagonisti di opposto colore politico, tra i quali è stato notato anche il leader abruzzese di Forza Nuova, Forconi, ricco di sguardi in cagnesco e di qualche veloce e sottomesso sfottò di provocazione. I teramani hanno così rivisto un presentissimo schieramento di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa, vera attrazione del passeggio serale. Loro lì, a conoscere e capire i motivi del loro antagonismo, i cittadini a passae e chiedersi cosa fosse successo e il perchè di quello spiegamento di forze. Tutto è filato liscio fino alla conclusione della manifestazione: quando tutti hanno pensato a uno sciogliete le righe, il confronto si è fatto fisico nella parallela via Savini, all’altezza di Piazza Verdi, nell’area del parcheggio. I rossi e i neri hanno cercato e trovato il contatto, che però è durato molto poco per l’arrivo di personale della Digos e del reparto mobile della Polizia di Stato che hanno provveduto a sfollare i presenti.