Vagnoni & C.: «La nostra scelta per il territorio, non per le poltrone»

TERAMO – Vive sul concetto di avere un atteggiamento «che sappia andare al di la delle appartenenze politiche dei diversi schieramenti che si sono confrontati alle scorse elezioni provinciali» l’invito dei consiglieri di "Costituente popolare per Teramo" Vagnoni, Ciapanna e Di Marco nei confronti della componente ‘gattiana’ di Forza Italia, rappresentata in Provincia da Fracassa e Serrani, che aveva lanciato una sorta di anatema nei loro confronti per aver accettato Vagnoni come Tonia Piccioni, l’incarico di ‘delegati’ dal presidente Renzo Di Sabatino. «Dovrebbero comunque rispettare la volontà di chi, pur mantenendo la propria identità politica, ha ritenuto utile, nell’interesse dei territori, partecipare attivamente in Consiglio sin da subito alla fase costituente della nuova Provincia – dicono i tre di estrazione "dalmatiana" -». E il discorso si fa polemico quando fa riferimento a quanto accaduto in consiglio comunale: «Rispetto a posizioni conservatrici di chi ha ritenuto non si dovesse avere alcun confronto con chi detiene comunque la maggioranza in Consiglio – spiegano Vagnoni, Ciapanna e Di Marco -, il nostro gruppo ha lavorato sin da subito per costruire le premesse di una collaborazione istituzionale di alto profilo che mettesse al centro i grandi temi di cui si dovrà occupare la Provincia di Teramo nei prossimi mesi; e lo abbiamo fatto senza rinnegare la nostra provenienza e appartenenza ma convinti che, in questa fase, una contrapposizione politica fine a se stessa e senza strategie alternative, non potesse costituire un’adeguata risposta alle tante istanze che vengono dal territorio». L’obiettivo politico, dunque, più importante delle scaramucce per le poltrone: «Siamo convinti che siano prioritarie le strategie che la Provincia di Teramo metterà in campo su settori strategici quali la viabilità, l’ambiente e il lavoro, rispetto ad una sterile ed inutile discussione sulla collocazione, tra maggioranza e minoranza, di qualche consigliere». Queste le ragioni della scelta, dicono i componenti di "Costituente Popolare per Teramo": «La diversa e strumentale interpretazione data dai consiglieri Fracassa, Serrani e Gatti, oltre che essere inaccettabile, ci appare dettata da logiche ben distanti dalle reali necessità dei territori e più funzionali, probabilmente, a scaricare su altri, evidenti problematiche di gestione interna .Non accettiamo lezioni politiche da chi non ci pare che in passato abbia dato tutta questa prova di chiara appartenenza allo schieramento di centro destra».