TERAMO – Officine Indipendenti propone un fine settimana all’insegna del Jazz per la campagna di sensibilizzazione "Io non altero il decoro urbano" promossa dal circolo culturale per combattere l’etichetta di "disturbatori della quiete pubblica" che le ordinanze sindacali di chiusura avrebbero tentato di attribuire ai promotori.Domani sera a partire dalle 22 il circolo Officine Indipendenti ospiterà la prima Jam Session in collaborazione con Julia Jazz, la rassegna organizzata dall’Orchestra Contemporanea di Toni Fidanza e Gianluca Caporale. Il trio che aprirà la Jam è composto da Domingo Muzietti alla chitarra (diplomato all’European Musician Institute, ha collaborato con Barbara Dennerlein, Bireli Lagrene, Fabrizio Bosso, Stochelo Rosenberg, Simona Bencini, Massimo Manzi, Joyce Youlle, etc.), Marco Di Natale al basso (insegnante e musicista con una prestigiosa carriera, vanta collaborazioni con M. Stern, J. Patitucci, A. Jackson, M.Manzi, Art Van Damme e Frank Marocco tra gli altri) e Roberto Desiderio alla batteria (insegnate dell’Istituto Braga, ha suonato Cameron Brown, Fabrizio Bosso, Massimo Moriconi, Kitty Margolis, Jenny B, Tiziana Ghiglioni, Bob Bonisolo) "La ratio – spiega il coordinatore del circolo Giorgio Giannella – è sempre quella da un verso di offrire spazi e palcoscenici agli artisti locali emergenti e non, dall’altra di costruire sinergie nel territorio e mettere a rete le esperienze artistiche ed associative più interessanti. Sabato 20 dicembre, sempre dalle 22, e invece, il turno dei Blue Gators interessante quartetto, recentemente costituitosi, che spazia dal soul al rhytm and blues fino al jazz e al pop funk. La band è composta da Lorenzo Ciampani (chitarra e voce), Francesco Genua (basso), Alessandro Chiodi (batteria) e Stefano Cascioli (tastiera); I Blue Gators si sarebbe dovuti già esibire lo scorso 14 Novembre se non vi fosse stata l’illegittima ordinanza di chiusura del sindaco che ha interrotto la prima rassegna "Officina Jazz House". "Nell’occasione presenteranno un brano scritto per l’occasione, “Schiamazzi”, scritto in sette ottavi, quindi squadrato, per rappresentare al meglio il fatto evidente che la legge non sia sempre uguale per tutti.Sempre in attesa di essere accolti dal sindaco Brucchi – conclude Giannella – che improvvisamente non percepisce l’urgenza al nostro invito al dialogo, invitiamo la cittadinanza a conoscere personalmente la nostra realtà."
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