Anche i sindaci e il presidente Di Sabatino a sostegno della protesta dei dipendenti della Provincia

TERAMO – I dipendenti della Provincia hanno protestato anche stamattina nel corso della prima assemblea dei sindaci riunita per votare il nuovo statuto dell’ente. La protesta verte sui tagli del 50% delle spese sostenute dall’ente per il personale previsti dal governo Renzi. Intanto in occasione dell’assemblea, il presidente Renzo Di Sabatino, i consiglieri provinciali e anche i sindaci hanno dichiarato che sosterranno la manifestazione dei dipendenti provinciali abruzzesi che domani si ritroveranno a L’Aquila, all’Emiciclo, dove è in programma il Consiglio regionale. In sala anche i dipendenti e i rappresentanti della Rsu sindacale, Bruno Cozzi, Laura Moscia e Massimiliano Bravo che sono intervenuti per spiegare come può cambiare la vita “non dei dipendenti della Provincia ma di tutti, dei Comuni e dei sindaci, con un provvedimento che scarica sugli enti locali tutte le contraddizioni e i costi di una riforma molto approssimativa mentre a Roma continuano a non tagliare nulla”. Dalla Regione ci si attende che legiferi (come richiesto dalla legge Delrio) sul riordino delle funzioni definendo, quindi, modalità, tempi e risorse per il trasferimento del personale provinciale “altrimenti al di là dei proclami si apre la strada del licenziamento collettivo” hanno sottolineato i sindacati. L’assemblea dei sindaci, su proposta del presidente Di Sabatino, ha votato l’ordine del giorno proposto dai sindacati così come aveva fatto giovedì scorso anche il Consiglio provinciale.