Regione, Bilancio approvato in nottata a maggioranza

TERAMO – Il Consiglio regionale d’Abruzzo, nella notte, intorno alle 3:40, ha approvato a maggioranza, con il voto contrario dei gruppi consiliari di Forza Italia, Ncd e Movimento 5 Stelle, la legge di stabilità 2015 e la legge di Bilancio di previsione pluriennale 2015-2017. Nonostante i voti contrari delle opposizioni, il licenziamento prima di Natale è frutto di un’intesa del centrosinistra con il centrodestra e il Movimento 5 Stelle, che ieri avevano attaccato duramente il presidente della Giunta, Luciano D’Alfonso, e i suoi compagni di avventura per una finanziaria ‘fantasma’ senza fondi nei capitoli importanti. Per questo c’è stato il via libera prima di Natale dopo lustri in cui i due documenti erano stati licenziati al termine di una maratona finita a ridosso del 31 dicembre, ultima chiamata prima del varo. Nella seduta di bilancio che si è aperta ieri mattina i lavori sono andati avanti per circa 18 ore, anche se in aula la discussione c’è stata fino alle 16 ieri per poi riprendere intorno alla mezzanotte. In quelle otto ore di sospensione la maggioranza di centrosinistra ha cercato, con una lunga tessitura, un accordo con le opposizioni, Cinquestelle da una parte e centrodestra dall’altro, al fine di far ritirare gli oltre mille emendamenti ostruzionistici che avevano ingessato i lavori. Non a caso è stato votato all’unanimità un maxi emendamento che racchiudeva le istanze di tutti, a detta di molti più delle opposizioni che del centrosinistra. Nella ricerca dell’intesa non sono mancati momenti di tensione, tra tutti due violenti attacchi, anche con riferimenti personali, di D’Alfonso all’ex presidente, Gianni Chiodi, alla capogruppo grillina, Sara Marcozzi, e nella notte anche all’intero Consiglio. Alla fine la maggioranza, in sella da sei mesi, incassa il dato politico di essere riuscita a chiudere i conti a tempo di record, e le opposizioni di aver ottenuto per bocca di qualche ex assessore più di quanto ottenuto mentre il centrodestra governava. Parlando di numeri, il bilancio di previsione 2015 della Regione Abruzzo ammonta a 6 miliardi 234 milioni di euro (circa 300 milioni in più dell’anno precedente). Sul fronte delle entrate, oltre a un avanzo di amministrazione pari a un miliardo e 30 milioni, 2 miliardi 766 milioni arriveranno da tributi e gettiti erariali, 224 milioni da contributi e trasferimenti dell’Unione Europea e dello Stato, 70 milioni da entrate extratributarie, 345 milioni da alienazioni e riscossione crediti, un miliardo e 797 milioni da partite di giro. Per quanto riguarda le spese, invece, 25 milioni di euro saranno destinati al funzionamento degli organi istituzionali, 129 milioni all’amministrazione generale (in cui rientrano i costi del personale e che scendono del 38% rispetto al 2014), 5 milioni 158mila euro alle politiche abitative, 30 milioni 800mila alle opere pubbliche, 43 milioni alla difesa del suolo e alla Protezione civile, 189 milioni ai servizi e alle infrastrutture per la mobilità e il trasporto merci, 16 milioni all’agricoltura e all’economia montana, 7 milioni 300mila euro per le attività produttive, 4 milioni per il turismo, 27 milioni per l’istruzione e la cultura, 15 milioni 577mila per le politiche del lavoro, 2 miliardi 700 milioni per la tutela della salute, 37 milioni per la protezione sociale, 10,5 milioni per le politiche delle autonomie locali, un miliardo 59 milioni per i fondi, 170 milioni per la gestione del debito, un miliardo e 800 milioni per le contabilità speciali. "Nei documenti di programmazione finanziaria per il 2015 – ha sottolineato il presidente del Consiglio, Giuseppe Di Pangrazio – riusciremo a dare risposte concrete alle aspettative dei nostri concittadini. Purtroppo anche quest’anno abbiamo dovuto fare i conti con una serie di vincoli di finanza pubblica, ma abbiamo fatto del nostro meglio per tutelare le legittime istanze degli abruzzesi, grazie all’impegno concreto che maggioranza e opposizione hanno dimostrato durante i lavori del Consiglio".