La chiusura del passaggio a livello finisce sul tavolo della Procura

BELLANTE – Sono 220 le prime firme a corredo dell’esposto presentato alla Procura della Repubblica dall’avvocato Raffaele Antonietti, contro la chiusura del passaggio a livello di Molino San Nicola. Il legale, a nome dei residenti della zona, che sono oltre un migliaio, ha chiesto un provvedimento di urgenza per la rapertura del passaggio chiuso improvvisamente dalle Ferrovie lo scorso 31 dicembre. «Chiediamo l’intervento della magistratura e del prefetto – si legge nell’esposto – per riaprire urgentemente il passaggio a livello la cui chiusura costituisce un’interruzione arbitraria di pubblico servizio e crea pericolo di incidenti e ordine pubblico a causa della esasperazione di noi cittadini residenti privati violentemente dei diritti fondamentali di mobilità e accesso a pubblici servizi come negozi e quant’altro». I ricorrenti denunciano anche l’immobilismo del presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino e del sindaco di Bellante, Mario Di Pietro, «che non hanno difeso – dicono – i diritti di noi cittadini, ma hanno accettato la scelta arrogante quanto irresponsabile delle Ferrovie dello Stato di chiuderci il passaggio a livello e limitare di fatto, le nostre libertà». La raccolta di firme è ancora in corso nonostante «qualcuno dei cittadini impegnati in questo – denuncia ancora la nota del legale Antonietti – è stato minacciato, intimidito e ricattato da personaggi che vivono nel quartiere di Molino San Nicola, che sono d’accordo con le Ferrovie per chiusura definitiva del passaggio a livello».