I ragazzi di Officine Indipendenti portano le loro ragioni dal prefetto

TERAMO – Officine Indipendenti fa appello al prefetto affinchè interceda sulle ragioni del circolo, chiuso due volte con un’ordinanza del sindaco per i problemi di ordine pubblico e superamento dei decibel consentiti. Oggi il presidente Giorgio Giannella è tornato a chiedere un confronto con l’amministrazione nel corso di un incontro con il prefetto Valter Crudo a cui è stato rappresentato dai membri del circolo il fatto che i problemi di Via Vezzola sono più in generale i problemi dell’intera città: “ovvero un capoluogo orfano da più di 20 anni di politiche e scelte amministrative sia sul campo culturale, giovanile e sociale”. "L’edificante incontro con il prefetto – ha dichiarato Giannella -si è concluso con l’impegno di rappresentare le istanze dell’associazione Officine Indipendenti presso l’amministrazione comunale che, sollecitata più volte al confronto, ad oggi continua a negarsi.L’ipocrisia di colpire un singolo per insegnare ai molti si è manifestata in modo inequivocabile all’interno degli uffici prefettizi, ripercorrendo i 5 anni nei quali l’associazione ha riportato questa specifica forma sociale di partecipazione democratica nel capoluogo di Provincia. Cinque anni scanditi da denunce, multe, controlli quanto mai inibitori delle forze dell’ordine, chiusure e ricorsi che non hanno comunque ostacolato la documentata attività culturale e associativa”. L’incontro con il prefetto si è concluso con l’impegno di trovare soluzioni, regolamenti condivisi e locali di proprietà del Comune adeguati per integrare e valorizzare la realtà associativa. "La parola spetta al Comune – ha concluso Giannella – ma più in generale a tutte le forze politiche e sociali della città per discutere e chiarire quali scelte devono essere intraprese per migliorare la qualità della vita culturale, sociale e democratica della nostra comunità, convinti di aver scritto un ulteriore importante pagina della nostra città."