Deposito Iperfrutta: i ladri falliscono il colpo e danno fuoco all'ufficio FOTO

TERAMO – Paura in via Coppa Zuccari, nel quartiere di Villa Mosca, poco prima delle 23 di questa sera, per un rogo divampato all’interno degli uffici della sede-magazzino della Iperfrutta dei fratelli Panichi. L’intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato il peggio, evitado che le fiame si propagassero verso l’attiguo magazzino pieno di merce e di materiale altamente infiammabile. Era questo forse lo scopo di chi ha appiccato il fuoco alle carte e ai documenti contabili: l’origine dell’incendio è infatti dolosa. E si è trattato anche, molto probabilmente, di un gesto di ritorsione nei confronti dei titolari, dopo aver fallito l’apertura della cassaforte e non aver trovato quello che cercavano, il denaro. Il pericolo di un incendio in questa zona è altissimo, in considerazione del fatto che il magazzino nel corso degli anni è stato circondato da palazzine e garage, con il rischio che una sua estensione, alimentata da materiale infiammabile riposto nei capannoni, potrebbe mettere in allarme la zona.
Incendio evitato per il rientro di uno dei proprietari. Che il fuoco non abbia avuto il tempo di distruggere lo si deve alla coincidenza del rientro nel magazzino di Doriano Panichi, uno dei titolari dell’azienda ortofrutticola, che come ogni sera rientrava a fare il punto della situazione e controllare gli ultimi ordinativi. Mentre attendeva l’apertura dal cancello a bordo della sua macchina, ha notato le figure di due uomini sgattaiolare nel buio, saltare la bassa recinzione e dirigersi verso una macchina di colre scuro, una utilitaria di marca italiana, parcheggiata in direzione della risalita dalla via in discesa che porta al magazzino. Nello stupore, Panichi ha rivolto lo sguardo verso la porta d’ingresso e l’ha notata aperta e subito anche il fumo fuoriuscire dal tetto del magazzino e da una finestra degli uffici. Ha dato subito l’allarme e sono intevenuti pompieri e polizia.
Il fuoco spento, i rilievi della squadra volante. I vigili hanno ben presto avuto ragione del fuoco che aveva attecchito sui faldoni di documenti contabili gettati a terra dopo aver messo a soqquadro la stanza, provocando ingenti danni al pavimento, alle mura, ma soprattutto ai computer, ai mobili, all’impianto di condizionamento e al solaio. Su una parete, la cassaforte ben visibile con i segni di effrazione sul perimetro di muro, a testimoniare il tentativo di forzarla, a terra il quadro che lo copriva. Sul posto ci sono anche gli agenti che dopo un primo sopralluogo effettueranno più precisi rilievi nel corso della mattinata.