CHIETI – L’ex assessore alle politiche della casa del Comune di Chieti, Ivo D’Agostino, indagato e poi arrestato per atti sessuali su donne in cambio di un alloggio popolare, ha patteggiato tre anni e tre mesi di reclusione per le accuse di violenza sessuale e concussione davanti al Gup di Chieti, Antonella Redaelli. L’uomo ha pagato 46 mila euro a titolo di risarcimento danni alle sei donne che si erano costituite parte civile, con somme che vanno dai 4mila ai 10mila euro; a D’Agostino, presente in aula, è stata inflitta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Uno dei tre legali dell’ex assessore, Domenico Di Terlizzi, ha commentato che «quelle di D’Agostino erano debolezze»; secondo l’avvocato per effetto del patteggiamento si estingue inoltre il rapporto di lavoro tra D’Agostino e la Asl di Chieti. L’uomo era stato arrestato il 30 luglio 2013 nell’ambito di un’inchiesta, condotta dalla squadra mobile della Questura di Chieti, sull’assegnazione di alloggi per l’emergenza abitativa. Contro di lui c’erano le denunce di sette donne che, alla ricerca di una casa popolare, si erano rivolte a lui e che, secondo l’accusa, sarebbero state costrette a subire da quest’ultimo atti sessuali; dopo l’arresto D’Agostino si era dimesso dalla carica di assessore..
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