MARTINSICURO – Gestiva in maniera autonoma un florido mercato di distibuzione dello stupefacente ed era molto agguerrito, al punto da ‘difendere’ la sua attività con le armi. Ed è stato proprio un revolver 6.35, assieme alla cocaina, il materiale rinvenuto dagli agenti della squadra mobile della questura di Teramo nella perqusizione dell’abitazione e di un capannone nella sua disponibilità, di N.B., albanese di 26 anni, residente ad Alba Adriatica. I poliziotti hanno appreso da fonti confidenziali del consistente rifornimento che di recente l’uomo aveva fatto e che attendeva di piazza sul mercato, custodito a poca distanza dalla sua abitazione. Ieri sera i poliziotti della mobile sono entrati in azione: in casa c’eranno 40 grammi di cocaina divisi in dosi, un bilancino di precisione e contanti per quasi 1.500 euro. Nascosta in camera, una pistola semiautomatica Browning calibro 6.35 con caricatore dalla cui matricola risulta rubata, con le cartucce annesse (circa una quarantina), oltre a munizionamento per una Smith & Wesson calibro 38 corto (29 cartucce) e per una calibro 9 per 21 (23 proiettili). Ma è stato nel capannone adibito a rimessaggio delle attrezzature edili nella disponibilità dell’albanese, nei pressi di Villa Rosa, che la polizia ha trovato il grosso dello stupefacente: due panetti di cocaina avvolti in una busta di cellophane trasparente, di oltre un chilo di peso. L’albanese è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Castogno a disposizione del magistrato.
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