Accattonaggio e bivacchi, a Giulianova si usa il pugno duro: sgomberato l'ex mercato coperto

GIULIANOVA – Paese che vai, usanza che trovi: basta percorrere 25 chilometri verso il mare ed ecco che ci si trova dinanzi a un diverso atteggiamento rispetto all’accatonaggio e ai bivacchi. E’ notizia di questa mattina all’alba che a Giulianova i carabinieri della compagnia, diretti dal capitano Domenico Calore, hanno fatto irruzione nell’ex mercato coperto, e hanno sgomberato un accampamento organizzato da sette romeni, tra i quali una donna, che lo avevano trasformato come una base di partenza per l’accattonaggio per le vie cittadine. I sette erano accampati sotto al porticato della struttura che da anni cerca una sistemazione urbanistica e il cui abbandono è stato motivo per gli stranieri di sistemazione. E che fosse un vero e proprio accampamento è dimostrato dal materiale che i militari hanno rinvenuto: materassi, coperte, pentole, fornelletti e stufe per la preparazione di cibi. Prima di allontanarli, gli stessi carabinieri hanno intimato agli stessi occupanti abusivi la pulizia e la messa in sicurezza dei luoghi. Quello all’ex mercato coperto non è il primo intervento di questo tipo dei carabinieri del posto: nei mesi addietro analogo servizio e sgombero era stato effettuato nei pressi del Centro Commerciale “I portici" e nella zona della Stazione Ferroviaria. A Teramo non si riesce ancora a individuare il punto di arrivo e di ‘distribuzione’ logistica per le vie del centro ma soprattutto si permette lo stazionamento, con abbandono di rifiuti di ogni tipo, di stranieri e nomadi sul lungofiume.