Il Pd: "Piano parcheggi al palo e nessuna certezza sul futuro dei lavoratori"

TERAMO – Punti interrogtivi e perplessità desta la politica della Giunta Brucchi in tema di revisione del piano della sosta. A prendere posizione è il capogruppo del Pd teramano Gianguido D’Alberto che chiede chiarezza al sindaco dal momento che in una commissione convocata a dicembre il primo cittadino ha annunciato di voler procedere a una nuova gara per affidare il servizio di gestione dei parcheggi mentre nella conferenza stampa ha manifestato l’intenzione di internalizzare la gestione. Nessuna spigazione a giudizio del Pd è stata fornita per la salvaguardia dei posti di lavoro degli operatori della Tercoop, la cooperativa che attualmente ha in carico il servizio in regime di proroga. “Secondo quali procedure giuridiche e tecniche – chiede D’Alberto – il sindaco pensa di rendere compatibile la riacquisizione in proprio della gestione dei parcheggi con l’utilizzo del personale attualmente in capo alla cooperativa? E quanti lavoratori saranno riassorbiti nel caso in cui si proceda, alla realizzazione dei parchimetri? “. Secondo l’opposizione desta sconcerto lo studio tecnico commissionato dal comune che individua un numero di 1000 parcheggi per la gestione dei quali il Comune prevede di incassare una somma di  1milion e 600mila euro. Manca un’analisi economico-finanziaria a sostegno dell’intervento e il Pd si domanda qual è la reale tenuta economico-finanziaria del piano parcheggi ad oggi stilato dal sindaco. Altro nodo spinoso è il parcheggio di piazza Dante. Non si comprende per quale ragione sia sottratta alla rivisitazione del piano della sosta la situazione dei parcheggi a raso di quella piazza, dice D’Alberto, la cui gestione continua ad essere lasciata al privato sulla base di una proroga senza termine e quindi illegittima, rendendo così impossibile una effettiva quantificazione economica del vantaggio che si attribuisce in tal modo al privato. Una quantificazione che sfugge anche in termini di minori entrate per il Comune dal momento che non percepisce un canone di occupazione di suolo pubblico, in ragione di una rimodulazione del piano economico finanziario che l’amministrazione Brucchi avrebbe dovuto completare da oltre due anni. Il Pd chiede al sindaco risposte sulla sua linea politica in tal senso visto che in ballo c’è un servizio per i cittadini e il futuro lavorativo di molti operatori

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