TERAMO – Uno schianto impressionante al termine di un vero e proprio ‘volo’, la cui forza cinetica non è stata smorzata nè dall’impatto contro il muretto della rotonda prima e contro un’auto e un furgone in sosta, dopo. A fermare la corsa di una Golf GTI diventata scheggia impazzita è stato un vecchio "newjersey" in cemento messo a protezione di una scarpata, ai bordi del recinto della scuola per geometri: all’interno di quella Golf non ha avuto scampo il giovane conducente. Gianfranco Iezzi, 40 anni, originario di Collevecchio di Montorio ma residente alla Cona, è morto sul colpo, senza possibilità di scampo all’interno di un abitacolo diventato una gabbia inesorabile. L’incidente poco dopo le 22.30, alla fine del lungo rettilineo della Cona, dove c’è la rotonda che immette sul ponte di Santa Chiara, proprio sopra al deposito Arpa e davanti all’istituto superiore per geometri "Carlo Forti". Gli ultimi clienti del bar nei pressi della centrale Enel, circa 300 metri prima dal punto dell’impatto hanno visto la Golf bianca transitare ad alta velocità e i residenti nei pressi della rotonda riferiscono di aver udito uno schianto terrificante. L’auto ha impattato contro il muretto con la soglia di marmo, tra i lampioni, e si è sollevata in aria come avesse preso un trampolino: da lì in poi ha divelto una palina della segnaletica stradale, è piombata su una Panda parcheggiata nel piccolo piazzale sulla destra della carreggiata e poi su un furgone vicino, sfasciandoli e accartocciandoli uno sull’altro. Il volo si è concluso contro un parapetto in cemento che chiude una scarpata al lato del viadotto. I soccorsi sono stati immediati, richiamati sul posto da decine di telefonate di chi vive nei pressi che ha sentito lo schianto e visto la scena apocalittica a pochi metri. Inutile tentare di salvare il giovane. Il medico del 118 ha potuto solo riempire il documento di accertamento di morte. Agli agenti della Polstrada di Pineto sono stati affidati i rilievi, complessi ma con unica conclusione: i prelievi di sangue stabiliranno se il conducente avesse bevuto e una perizia tecnica accerterà se la velocità, come sembrerebbe, sia stata la causa di questo tragico incidente mortale.
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