TERAMO – Saranno mantenuti i livelli occupazionali e l’efficienza dei servizi: è questo l’obiettivo, dice Poste Italiane, del piano di rimodulazione degli uffici postali che sarà presto applicato in Abruzzo. Dopo l’allarme lanciato dal sindacato Cisl sulla chiusura di 19 uffici nella Regione, 7 dei quali in provincia di Teramo, l’Ente precisa che il piano è stato modulato rispetto all’effettiva domanda sul territorio, nel pieno rispetto del contratto di programma e quella normativa che prevede le tutele per i comuni montani e rurali. Poste italiane conferma che saranno 19 su 479 gli uffici postali che chiuderanno, mentre per altri 35 il piano prevede una razionalizzazione dell’orario e saranno dunque disponibili a giorni alterni, con la stessa tipologia di servizi erogabili. Il personale delle sedi che chiuderanno sarà collocato in altre sedi dello stesso territorio, con compiti adeguati alle competenze. «Al termine della rimodulazione – secondo quanto riferisce Poste italiane – saranno 460 gli uffici postali in 305 comuni abruzzesi, dei quali 6 dedicati esclusivamente alle imprese, 59 dei quali aperti anche al pomeriggio fino alle 19.05, 53 dei quali con orario continuato dalle 8.20 del mattino». Poste italiane ricorda che sono 196 gli sportelli Amico di questa rete, con i quali l’Azienda si propone come sportello avanzato della Pubblica Amministrazione offrendo ai cittadini una molteplicità di servizi in modalità multicanale», e che sono 245 i Postamat a disposizione per il pagamento dei bollettini di conto corrente postale e il prelievo di contanti. Se da un lato 19 uffici postali chiuderanno, in questi centri sarà disponibile il Postino telematico, ovvero il portalettere dotato di palmare e Pos che permette al cliente di effettuare una serie di operazioni postali e finanziarie direttamente a domicilio. Un piccolo ufficio postale itinerante, abilitato ad accettare il pagamento di varie tipologie di bollettini, effettuare spedizioni di posta raccomandata e ad una molteplicità di ulteriori servizi che fanno parte dell’offerta tradizionale degli uffici postali.
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