TERAMO – Domani la Suprema Corte giudichera’ il caporalmaggiore Salvatore Parolisi per l’assassinio della moglie Melania Rea, avvenuto il 18 aprile del 2011, nel bosco delle Casermette a Civitella del Tronto. Colpevole o innocente? La Cassazione domani mattina ascoltera’ gli avvocati di Parolisi, la sentenza e’ attesa nel tardo pomeriggio, sera. Per la terna difensiva non ci sono prove a carico di Parolisi per cui chiedera’ l’assoluzione o la riforma della sentenza di appello che ha condannato il sottufficiale dell’Esercito accusato del delitto a 30 anni, per cui potrebbe accadere che la Corte rinvii gli atti all’Aquila. Sono 16 le motivazioni su cui faranno leva i difensori di Parolisi per chiederne la liberta’ alla luce della mancanza di prove e "delle forti discordanze presenti nelle due sentenze e nell’ordinanza di custodia cautelare emessa a suo tempo", fa sapere Federica Benguardato, l’avvocato che domani sara’ a Roma assieme agli avvocati Nicodemo Gentile e Walter Biscotti.
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