Vedelago: "La legge di stabilità stronca il progetto di Brucchi"

TERAMO –  La legge di stabilità stronca il progetto del sindaco Brucchi sulla nascita di un centro di riciclo tipo Vedelago. In merito è intervenuta il consigliere teramano del Pd Manola Di Pasquale citando l’approvazione della legge di stabilità che per il 2015 assegna tutti i finanziamenti pubblici in corso all’unico ente oggi autorizzato alla programmazione e gestione degli impianti per la raccolta e lo smaltimento del rifiuto: i costituenti bacini territoriali ottimali, ovvero l’Agir disciplinato da legge Regionale del 2013 “E’ noto da alcuni anni – secondo Manola Di Pasquale che il MO.TE e quindi il Comune di Teramo non avrebbero potuto realizzare e gestire il tanto declamato impianto di riciclaggio Vedelago, ma il Sindaco ha sempre voluto ignorare il disposto delle leggi nazionali e regionali ed è andato avanti lungo una strada senza uscita, con il mero intento di illudere la città e gli operatori che Vedelago fosse la panacea di tutti i mali e che il Comune ne avrebbe avuto il controllo”. Nulla di più falso secondo l’esponente dell’opposizione che bacchetta la Giunta sui costi dei rifiuti teramani e su una programmazione che ha definito “cucita su interessi clientelari”. “Già da diversi anni – prosegue la Di Pasquale – la Regione Abruzzo ha optato per una programmazione regionale sulla materia rifiuti con l’obiettivo di raggiungere in breve tempo la piena autosufficienza nello smaltimento, nel riciclo e nella lavorazione del rifiuto; soltanto tale obiettivo può rendere effettiva la riduzione della Tari. Le operazioni dei singoli comuni, su tale materia non sono più possibili, ed è per questo che la legge di Stabilità 2015 attribuisce i fondi destinati agli impianti (come il progetto Vedelago) ad un unico ente di rilevanza regionale l’Agir. Brucchi continua a guardare solo al suo orticello, e sta di nuovo facendo perdere alla città di Teramo un treno importante”.