Teramo Ambiente, si va alla gara ma le polemiche nell'opposizione vanno avanti

TERAMO – Nonostante un consiglio comunale che ha sancito la volontà di indire una gara per la Team del futuro non si placano le polemiche dai banchi della minoranza. Il consiglio comunale dedicato al riassetto della società che gestisce raccolta e smaltimento dei rifiuti ha dato un indirizzo chiaro al sindaco Maurizio Brucchi: il bando per l’individuazione del nuovo socio e il riaffidamento dei servizi va fatto al più presto. L’urgenza è dettata dalla scadenza del 30 aprile che sancirà la fine della convenzione tra il Comune, socio di maggioranza insieme al consorzio Mote, e la Team. Tuttavia per il movimento 5 stelle, la bocciatura di due ordini del giorni presentati dal capogruppo Berardini e respinti da maggioranza e Pd rappresentano una pietra dello scadanlo. I 5 Stelle chiedevano un impegno concreto all’amministrazione per azzerare i dirigenti Te.Am. e promuovere una consultazione popolare o un concorso pubblico mediante curricula per la selezione di nuovi dirigenti con esperienza nel settore dei rifiuti e nell’amministrazione di una Spa. Si chiedeva, inoltre, un taglio del 20% della Tariffa sui Rifiuti andando ad incidere sul Piano Economico e Finanziario 2015. futuro della Te.Am. Entrambi i punti sono stati bocciati ma i 5 stelle contestano sopprattutto l’astensione del Pd e della lista Teramo Cambia. “Evidentemente a nessuno di questi signori interessa nè il taglio della tariffa per i cittadini teramani e né una democrazia partecipativa – ha detto Berardini – secondo cui appare chiaro che in Consiglio l’unica opposizione è quella del Movimento 5 stelle”. Si è spostata invece sulla carenza dei documenti utili ad approfondire il tema la polemica della consigliera Paola Cardelli che ha chiesto fossero messi a conoscenza dei cittadini tutti i dati per i quali esiste obbligo di pubblicazione (organigramma, incarichi dirigenziali , contratti di consulenza e di collaborazione, Bilanci di previsione e Bilanci consuntivi e Carta dei servizi). Analoga la posizione del consigliere Gianluca Pomante che per protesta contro un Consiglio comunale inutile in assenza di informazioni su cui confrontarsi ha lasciato una sciarpa arancione sui banchi in segno di protesta