Due ricercatori teramani premiati negli Stati Uniti dalla Fondazione della Silicon Valley

TERAMO – Ci sono due brillanti giovani teramani, Stefano Piersanti e Carlo Olivieri, all’interno di un gruppo di ricerca dell’università dell’Aquila dedicato a un progetto sui circuiti integrati tridimensionali che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della “Silicon Valley Community Foundation”. Il premio consiste in ulteriori fondi per la ricerca da utilizzare per altre azioni del programma finalizzato all’integrità e qualità del segnale digitale trasmesso e delle strutture verticali che permettono la connessione elettrica tra circuiti integrati su semiconduttori disposti verticalmente in modo cosiddetto «3D» o tridimensionale. Tale tecnologia consente di aumentare la velocità di elaborazione dei dati, la capacità di gestione delle informazioni e la memoria dei “chip” senza aumentare, e a volte riducendo, gli ingombri dei circuiti. Ciò permette di sviluppare prodotti (come smartphone, pc, elaboratori) sempre più performanti con consumi ridotti di energia. Il progetto di ricerca si inquadra nella strategia di integrazione dell’università dell’Aquila con il territorio per la presenza, per esempio, di realtà industriali come Micron e LFoundry, entrambe ad Avezzano, che implementano simili tecnologie allo stato dell’arte. Un riconoscimento che arriva da lontano e che testimonia ancora una volta come i giovani talentuosi ricevano più spesso il giusto riconoscimento da fuori piuttosto che in casa propria. «Sono onorato di ricevere questo premio», ha dichiarato il 34enne Stefano Piersanti «frutto di un accurata attività scientifica e di un grande lavoro di squadra di tutto il laboratorio di Compatibilità elettromagnetica dell’università dell’Aquila, coordinato dal professor Antonio Orlandi. Siamo un gruppo di ricerca giovane e motivato che ha la possibilità di lavorare in un ambiente stimolante come quello creato dal Dipartimento di ingegneria industriale e dell’informazione e di economia. In un momento storico in cui si sente spesso parlare di fughe di cervelli e di aziende che decidono di non investire in Italia, questo premio è un’evidente segnale di come nel nostro territorio si riescano ad ottenere traguardi importanti collaborando con partner internazionali»