Teramo, il pari della Spal arriva nel recupero (1-1)

TERAMO – (jacopo di francesco) Nel bel pomeriggio del Bonolis sembra tutto pronto per rispondere al Picchio che ha vinto il big-match di venerdì a Pisa. Addirittura 2.400 gli spettatori, il volume è alto dal primo minuto ma il Teramo fatica a trovare spunti. Solito 3-5-2 per Vivarini, ritrova il posto da titolare Di Paolantonio, stesso modulo per gli estensi che diventa un rombo in varie fasi. Passa senza sussulti la prima frazione, biancorossi che riescono a creare solo con i pochi strappi di Di Matteo tornato sulla fascia; gli emiliani sono tutti dietro e spesso rinunciano anche a ripartire. Nella ripresa il Teramo attacca sotto la Est, e nonostante le poche conclusioni c’è tutta un’altra intensità. Una vecchia legge del calcio dice "gol mangiato gol subito", e poco dopo l’ottimo salvataggio di Perrotta sulla linea, Amadio riscatta una prestazione rivedibile, guadagnandosi il rigore trasformato da Donnarumma: 14esimo timbro per il partenopeo. Il Diavolo si abbassa e riparte bene in più occasioni, utile nel caso l’ingresso di Petrella, ma l’occasione più clamorosa per il raddoppio viene fermata dall’assistente Guglielmi che decide di non spostarsi dalla sua posizione per ragioni oscure e Lapadula gli sbatte inevitabilmente contro. Incommentabile. Altra occasione per Donnarumma, ma al 91′ una ripartenza che non andava concessa per nessun motivo dei biancazzurri porta al rigore spallino, trasformato da Fioretti: 1-1. Due punti lasciati lì, che fanno rabbia nonostante siano il frutto del 17esimo risultato utile consecutivo; l’Ascoli torna a 2 partite di distanza, ma è ancora lunga, visto soprattutto il calendario dei marchigiani. Ora a Carrara, tre punti obbligatori, ma non facili.