TERAMO – Approderà nel prossimo mese di giugno in un’aula di tribunale la vicenda delle false rottamazioni di motorini per incassare i bonus previsti con le incentivaziono governative: sono 19 le persone rinviate a giudizio dal gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa, con la contestazione di concorso in truffa ai danni dello Stato e falso. Si tratta dei due titolari di una nota ex concessionaria di moto di Teramo, di un autodemolitore e di 16 clienti. Secondo l’ipotesi accusatoria formulata dalla procura e accolta dl gip con il rinvio a giudizio dinanzi al giudice monocratico, gli imputati avrebbero fornito false certificazioni di demolizione di moto per consentire agli acquirenti di ottenere gli incentivi, in sostanza uno sconto sul prezzo del mezzo pagato dallo Stato. Tutti, e tra questi anche gli acquirenti delle moto, sono accusati di falso e truffa ai danni dello Stato. In alcuni casi, sempre secondo le accuse mosse dalla procura, sarebbero stati rottamati solo pezzi di moto facendo risultare che si trattava di motocicli interi. La truffa, che risalirebbe al periodo compreso tra il 2009 e il 2010, riguarderebbe decine e decine di mezzi a due ruote.
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