Mariani (Pd) accusa Enel: «Incapacità di governo del territorio»

TERAMO – «Quinto giorno di medioevo per migliaia di famiglie abruzzesi», scrive il capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale, Sandro Mariani, parlando del black out che ancora oggi tiene tantissime famiglie senza la corrente elettrica. «Scrivo a distanza di qualche giorno, in cui sono stato impegnato a verificare direttamente sul campo, le situazioni emergenziali che si sono susseguite con cadenza terrificante, cercando di offrire il supporto dell’ente che rappresento agli amministratori locali coinvolti nello stato di calamità. Comprendo l’eccezionalità dell’evento, comprendo l’impegno messo in atto dalla società che gestisce la distribuzione elettrica, ma non ritengo possibile che il nostro territorio debba subire simili vessazioni che minano la dignità dei cittadini». Mariani aveva sollevato il problema in tempi non sospetti, presentando in Consiglio Regionale una risoluzione sui tagli e gli accorpamenti previsti nel piano di riorganizzazione di Enel Distribuzione nella regione, sottolineando come la complessità orografica del territorio avesse bisogno di un’attenzione diversa da parte della società: «Quanto detto si è tragicamente verificato negli scorsi giorni, denotando una carenza di attenzione che proviene dalla mancanza di governo e di conoscenza delle situazioni territoriali. Quanto accaduto denota la mancanza di manutenzione ordinaria alle linee e l’incapacità di prevedere interventi mirati al ripristino in tempi accettabili delle utenze connesse. Molte imprese specializzate, nonostante dotate delle necessarie autorizzazioni, non sono state coinvolte negli interventi di riparazione delle linee, dilatando ulteriormente i tempi di ripristino delle stesse. Credo sia pleonastico, ma necessario, ricordare che bambini, anziani e malati non possono attendere giorni e giorni che venga ripristinato un collegamento elettrico, vitale in termini di riscaldamento, considerate le temperature di questi giorni, di apparecchiature medicali e quant’altro. Ribadisco dunque tutto il mio impegno nel sollecitare immediato confronto con i vertici aziendali al fine di evitare il ripetersi di simili sciagure in futuro».