TERAMO – Se sta tornando definitivamente alla normalità l’emergenza sul fronte acqua, non altrettanto si può dire ancora per l’elettricità. Ci sono ancora situazioni di disagio in molte frazioni di Teramo, Arsita, Bisenti, Castelli e Cellino Attanasio. Dalle originarie 50mila utenze disalimentate adesso l’Enel è impegnata a recuperare sulle singole utenze, casa per casa, per ricollegare i contatori delle basse tensioni in piccoli agglomerati e case sparse di questi comuni, dove si provvede all’allaccio di gruppi elettrogeni. I sindaci hanno fatto il punto con il prefetto oggi, alla presenza dei referenti di Enel e Ruzzo, prima che venisse chiuso il Centro coordinamento soccorsi (Ccs), aperto per la fase emergenziale dallo scorso 5 marzo. Nel dettaglio, le zone che lamentano ancora la mancanza di acqua sono quelle di Colleminuccio, parte di Colleatterrato, via del Castello e zona alta di viale Bovio a TeramoCampliMontorioColledaraCellino Attanasio. Qui ci sono sei frazioni (contrada Feudi, Val Viano, Palumbi, Minghetti, Monteverde Basso e Faiete) che dovranno essere rifornite con le autobotti inviate dal Ruzzo ma anche nelle prossime ore dalla Regione attraverso la Protezione civile, dopo la richiesta avviata dalla prefettura. Più rotture sulla condotta non permettono di servire attraverso l’acquedotto i residenti.
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