Dalla fusione di Arpa, Sangritana e Gtm nasce "TUA"

ERAMO – Approvato oggi in Consiglio regionale il nuovo statuto della società unica dei trasporti regionali (T.U.A.) con il voto della maggioranza. L’intento è quello di Erogare i servizi di mobilita’ regionale in condizioni di economicita’, redditivita’ e gestione efficace ed efficiente delle risorse e degli assets, garantendo alla cittadinanza un livello di servizio di elevata qualita’". E’ questa la mission di Tua la nuova azienda unica formata da Arpa, Sangritana e Gtm. Una societa’ con un capitale sociale di 39 milioni di euro, 1613 dipendenti, 890 autobus e 37 milioni di chilometri annui percorsi, con un valore della produzione di oltre 142 milioni di euro. Dato che posiziona Tua Spa al nono posto tra le 19 aziende di trasporto regionali italiane, tra la Arst Sardegna e Umbria Mobilita’. "L’obiettivo – si legge in un passaggio del piano strategico – e’ diventare un’azienda leader nel panorama italiano, con un assetto di governance razionale e sviluppare l’intermodalita’ nei sistemi di trasporti". Traguardo da raggiungere con una serie di azioni, da portare a termine sia nel breve, che nel medio-lungo periodo. "E’ un importante risultato – commenta il capogruppo del Pd Sandro Mariani “raggiunto in poco meno di un anno dall’inizio della legislatura. Appaiono strumentali le considerazioni del centro-destra che in cinque anni di governo regionale non è riuscito ad approvare la legge di riordino, nonostante fosse stata prevista da ben due leggi regionali ed una risoluzione approvata all’unanimità.” La società unica è la risposta del governo regionale alla riduzione dei fondi a favore del settore trasporti e rappresenta l’unica via d’uscita per attenuare le politiche nazionali di contenimento della spesa pubblica, che ci impongono una nuova visione che passi attraverso la riduzione dei costi e le economie di scala che si produrranno. La nuova società avrà il compito di rilanciare il sistema trasportistico regionale che oggi rappresenta la quasi totalità della mobilità pubblica regionale. Se funzionerà lo si vedrà tra qualche anno, noi siamo fiduciosi che il nuovo soggetto possa addirittura ambire ad altri ambiti regionali come quello delle Marche e del Molise. “Ringrazio i colleghi consiglieri che hanno lavorato al progetto di fusione nelle commissioni consiliari, così come un particolare merito va al sottosegretario Camillo D’Alessandro che ha seguito in prima persona la nascita della società unica", conclude Mariani.