TERAMO – Un esercito di 300 precari della Asl di Teramo sara’ rimandato a casa, nonostante gli impegni della politica a stabilizzare. Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl hanno chiesto un incontro urgente al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. Se venisse applicato il decreto di D’Alfonso, in qualita’ di commissario ad acta, che prevede per il contenimento dei costi di personale per la sanita’ tagli sostanziosi, "metterebbe in ginocchio la nostra sanita’ – dicono i sindacati. La nostra sanita’ e’ l’unica in Abruzzo ad avere i conti a posto per quanto riguarda la spesa di personale. Non solo si perderanno piu’ di 300 posti di lavoro ma, con l’assenza di questo personale, si dovranno chiudere interi reparti e settori, indispensabili per il funzionamento della nostra sanita’. La mobilita’ passiva, gia’ enorme, avra’ un’impennata ragguardevole e a pagarne le conseguenze saranno i cittadini. Perche’ la regione non da’ l’autorizzazione a fare i concorsi, tenuto conto che nella nostra Asl mancano 600 figure tra personale sanitario e di supporto?", si chiedono le organizzazioni sindacali.
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