Neve e pioggia sono costati alla provincia 74 milioni di euro di danni

Occorrono 40 milioni di euro per il ripristino dei luoghi dopo i danni causati dal maltempo e soprattutto oltre 34 milioni di euro per interventi strutturali per la riduzione dei rischi a persone o cose “legato all’evento”. La Provincia di Teramo ha stimato in 74 milioni di euro gli interventi necessari a ricostruire il territorio danneggiato dopo la combinazione di pioggia, neve e vento del 4,5 e 6 marzo scorso. Poi ci sono i 2 milioni e 450 mila euro già impegnati con le somme urgenze – interventi indispensabili ed effettuati anche senza avere la copertura di bilancio – e le 35 mila euro per l’acquisto di beni e servizi per il soccorso alla popolazione. I conti, le cifre e le schede inviate alla Protezione civile sono inserite nella delibera approvata dal presidente Renzo Di Sabatino in un contesto “destinato a subire evoluzioni in quanto il fenomeno è ancora in essere”. In totale sono state 34 le strade interdette al traffico; ad oggi ne sono state riaperte 19. Le 15 strade ancora chiuse sono le seguenti: 

  • S.P. n° 36/A di Poggio delle Rose;
  • S.P. n° 53 delle Casermette;
  • S.P. n° 24 di Castellato;
  • S.P. n° 8 Variante di Ponzano (Comune Civitella del Tronto);
  • S.P. n° 6 di San Giovanni (Comune Nereto);
  • S.P. n° 11 località Terra Bianca (Comune di Sant’Omero);
  • S.P. n° 35 di Chioviano (Comune di Bisenti);
  • S.P. n° 18/A di Fonte Cucci (Comune di Teramo – Campli);
  • S.P. n° 61/A (Comune di Civitella Sicura);
  • S.P. n° 36/A (Comune di Cermignano);
  • S.P. n° 6 di San Giovanni (Comune di Nereto – Controguerra – Corropoli);
  • S.P. n° 365 km.ca 23 +00 (Comune di Bisenti);
  • S.P. n° 40 di Colledara (Comune di Colledara);
  • S.P. n° 49 di Valle Castellana (Comune di Valle Castellana) località Coronelle km.ca 8+400;
  • S.P. n° 45/B di Alvi (comune di Crognaleto) Strada per abitato di Alvi monitorata ma non interdetta al transito;

Come si legge negli allegati tecnici: “a causa dello scorrere delle acque piovane superficiali, non più assorbite dal terreno ormai saturo, su tutto il territorio della Provincia i danni sono notevoli e diffusi ed i fenomeni franosi ancora in essere ed in continua evoluzione generando, di conseguenza, ancora frane e smottamenti lungo tutta la viabilità di competenza provinciale”. La Provincia, per oltre dieci giorni è stata impegnata con 42 cantonieri con 6 trattori, 12 terne, 10 autocarri, 38 tecnici con 15 autovetture di sorveglianza; 3 unità fisse al Centro Coordinamento Servizi in Prefettura; 50 ditte esterne per sgombero neve, taglio alberature, rimozione frane, segnaletica stradale con circa 100 vomeri neve, e 20 pale meccaniche. “Non si può continuare a parlare di eventi eccezionali ma di un nostro eccezionale cambio di passo rispetto alle politiche del territorio – commenta Renzo Di Sabatino – a questo punto è chiaro a tutti che l’opera prioritaria e strategica, considerata l’ orografia e le caratteristiche geomorfologiche, è l’investimento sul recupero, cura e manutenzione del paesaggio. Una cura che va declinata con le politiche agricole e turistiche: la salvaguardia delle biodiversità, la riforestazione e la pulizia dei boschi, una decisa limitazione del consumo di suolo, le incentivazioni e gli accordi con il mondo agricolo perché adottino pezzi di territori, diventandone custodi e guardiani. Molte di queste risposte la Provincia, sul piano programmatico, le fornisce attraverso il Piano per la sostenibilità ambientale e il consumo zero che in queste settimane si sta portando all’attenzione delle amministrazioni locali.