Maltempo, ammonta a 700 milioni la conta del disastro

L’AQUILA – Raggiunge i 700 milioni di euro la stima dei danni provocati dal maltempo dei primi di marzo in Abruzzo. Oggi il presidente Luciano D’Alfonso ha ufficializzato la richiesta di 30 milioni di euro al Governo nazionale quale ristoro dei danni subiti dalla popolazione, dai servizi essenziali e strategici e sui fiumi. A questa somma vanno aggiunti i 260 milioni per gli interventi urgenti e i quasi 400 di fabbisogno per i ripristini chiesti da Geni civili regionali, Province, Comuni, Comunità montane, Consorzi di bonifica, Ater, e Ato. La fotografia del disastro è contenuta in una relazione di 75 pagine consegnata al Governatore dal Dipartimento regionale della Protezione civile ha consegnato: in essa si registrano, a forma di diario, con il corredo di foto e di segnalazioni giornalistiche, gli effetti del maltempo sull’Abruzzo. «È la prima volta – spiega D’Alfonso – che si produce un documento che per qualità e veridicità del contenuto e negoziato istituzionale avviato ci colloca in una posizione di vantaggio rispetto alle nostre richieste». La relazione sarà allegata alla Dichiarazione dello Stato di emergenza approvata dalla Giunta regionale il 6 marzo scorso, per ottenere il ristoro dal Governo, già forse nella seduta della prossima settimana. I numeri sono drammatici: l’area colpita dalle disfunzioni del servizio elettrico è stata di 3.600 chilometri quadrati, con un picco di 146mila utenze disalimentate nel giorno del 6 marzo; oltre 200mila gli abruzzesi rimasti senz’acqua ; quasi 1.400 frane hanno interessato il territorio regionale con conseguenze dirette su nuclei abitati, viabilità e impianti acquedottistici. Le perlustrazioni condotte in collaborazione con l’ordine dei geologi sono ancora in corso, ma i sopralluoghi effettuati finora hanno interessato circa 35 comuni per un totale di 130 località. In totale sono stati 273 i comuni e 2.182 le località colpiti dal maltempo, 1.393 le frane, 562 gli allagamenti, 68 i comuni che hanno registrato il disservizio idrico, per 198 mila abitanti e per una durata di 15 giorni; 202 i comuni che hanno
registrato il disservizio elettrico per 147 mila abitanti per una durata di sette giorni; 345 le persone sgomberate.