Per il Pd non tornano i conti del Comune, polemiche anche sul rimpasto

TERAMO – Sul rimpasto di Giunta prefigurato al termine del tavolo politico convocato dal sindaco Brucchi hanno preso posizione i consiglieri di minoranza del Partito Democratico che chiedono un inversione di rotta verso la riduzione di assessori e indennità piuttosto che un mero rimescolamento finalizzato “a conservare poltrone”. Critiche sono state mosse a tutto tondo sulle politiche della Giunta: dallo stato di salute delle casse comunali per le quali Gianguido D’Alberto parla di pre-dissesto per via del massiccio ricorso all’anticipazione di cassa, al lavoro per via del licenziamento collettivo alla Team. Manola Di Pasquale si è invece soffermata sul sociale per via delle fasce introdotte dal Comune sulla compartecipazione dei cittadini per alcuni servizi comunali di sostegno ai più deboli. Ad esempio per una famiglia che ha un Isee inferiore ai 14 mila euro si parla di un tiket orario di 5 euro, ma le perplessità si rivolgono a chi presenta un Isee superiore a questo importo dal momento che il tiket previsto è di 15 euro all’ora. «Un Isee superiore ai 14 mila euro – spiega la Di Pasquale – si traduce in un reddito di poco superiore ai mille euro per nucleo familiare. E’ impensabile far bagare 15 euro di compartecipazione con un reddito simile”. D’Alberto sposta invece la polemica sull’anticipazione di cassa e la crisi di liquidità: «Questa Giunta invece di ridurre le indennità, abbatte la scure solo sui cittadini con l’inasprimento fiscale. Si parta dalla riduzione degli assessori – dice D’Alberto – si adottino politiche diverse per recuperare liquidità, in primis quella del contenimento dei costi delle utenze degli impianti comunali che sono ormai fuori controllo».