Pochi euro di fatturato in dichiarazione, un tesoro da 22 milioni di euro nascosto

VAL VIBRATA – Parte dalla Val Vibrata e nel settore della produzione dell’energia alternativa la maxi evasione di 22 milioni di euro scoperta dagli agenti del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Teramo. A copertura del grosso giro di ricavi nascosto al Fisco, c’erano sì delle regolari dichiarazioni dei redditi per gli anni dal 2010 al 2012, ma con le indicazioni di un giro di affari insignificante, spesso di soli pochi euro. In realtà, l’azienda vibratiana che opera nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti per l’industria, l’edilizia e la produzione di energie da fonti rinnovabili, aveva effettuato transazioni economiche per importazioni di merce dall’estero, soprattutto dai Paesi asiatici, per somme che superano i 12 milioni di euro, merce poi rivenduta sia in Italia che oltre i confini nazionali. Tali movimenti economici venivano nascosti all’anagrafe tributaria facendo risultare periodici versamenti dell’Iva, di circa mezzo milione di euro. I finanzieri, anche in assenza di documentazione contabile, sono riusciti attraverso diversi e complessi incroci in Banca dati, a ricostruire i rapporti con clienti e fornitori a livello nazionale, tracciando le transazioni nascoste al Fisco. Ne è venuto fuori un quadro di evasione milionaria che ammonta in totale a 22 milioni di euro, di ricavi non dichiarati e adesso segnalati all’Agenzia delle Entrate per l’accertamento, redditi sottratti a tassazione per oltre 10 milioni, un’imposta evasa ai fini Ires per oltre 2,8 milioni e un’evasione dell’Iva per oltre 3,6. Un rapporto è stato presentato al magistrato: in esso c’è anche la denuncia dell’amministratore della società, D.R. di 64 anni di Treviso. Nei suoi confronti il reato ipotizzato è infedele dichiarazione dei redditi e dell’Iva, oltre quello di occultamento delle scritture contabili.