Teramo perde un altro uomo della sinistra: è mancato Peppino Adamoli

TERAMO – Un altro lutto ha colpito il consiglio comunale cittadino e la sinistra teramana. E’ venuto a mancare improvvisamente, Giuseppe ‘Peppino’ Adamoli, storica figura della politica teramana, consigliere per il Pci per dieci anni, nelle due consiliature dal 1975 fino al 1985. Adamoli era come sua abitudine a passeggio nel centro storico quando è stato colto da un attacco cardiaco. I soccorsi sono stati inutili. Funzionario della Cassa di Risparmio di Teramo in pensione, nipote del partigiano Gelasio Adamoli e fratello del costruttore Umberto, scomparso anni fa, fu segretario della locale sezione del Pci di Teramo Scalo, sempre attento alle problematiche della città, aderì dapprima al Pds e poi ai Ds e al Pd. Fu impegnato anche nel sindacato Fidac Cgil e oggi nel sindacato pensionati dello Spi. Come sottolinea in una nota la Sezione Manfredo Mobili dell’Associazione nazionale partigiani, Adamoli aderiì con entuasiasmo alla ricostituzione dell’Anpi teramana nel 2010, eletto negli organismi provinciali e comunali, anche nella recente celebrazione del 25 aprile ma soprattutto alla sfilata della manifestazione a Giulianova del 1° maggio. «La dipartita di Peppino Adamoli – scrive l’Anpi – è l’ultima perdita della sinistra teramana a pochissimi giorni della scomparsa del compagno Sandro Santacroce fulgidi esempi per nuove generazioni. L’amico e compagno Peppino mancherà a tutti noi, in particolare agli amici dei Portici con i quali quotidianamente analizzava le dinamiche politiche, sociali, e di cronaca; mancherà soprattutto alla famiglia alla quale associamo il nostro dolore. Che il sonno eterno gli sia lieve e sereno, come lieve e sereno gli è stato il suo passaggio in terra  caratterizzato per l’impegno civile e da tantissime battaglie nel nome collettivo». Peppino Adamoli lascia la moglie Valeria, i figli Riccardo, Maddalena, Rosa e sette nipoti.