Al Pascal arrivano 150 mila euro per sistemare i laboratori danneggiati dal sisma

L’Ufficio per la ricostruzione terremoto di Fossa ha approvato il primo progetto di lavori post sisma presentato dalla Provincia. Si tratta della ristrutturazione dei laboratori di informatica dell’Istituto per Programmatori Pascal di Teramo, gravemente danneggiati, questi ultimi, dal sisma del 2009. Per i lavori, che saranno messi a gara il prima possibile, è stata stanziata una somma di circa 150.000 mila euro, con la quale, oltre alla riparazione delle opere murarie lesionate, si provvederà ad eseguire una serie di interventi di miglioramento antisismico nell’ala dell’edificio che ospita i laboratori di informatica. La Provincia è beneficiaria di uno stanziamento di 5 milioni e 600 mila euro per i danni causati ai propri edifici scolastici: oltre al Pascal sono interessati i seguenti edifici:

I.T.C. "V. Comi" Teramo

€ 1.665.000,00

Ipsia "E. Marino" Teramo

€ 474.560,00

Istituto Professionale per l’industria e l’artigianato "Pagliaccetti" Giulianova

€ 235.000,00

Istituto Tecnico Commerciale "C. Rosa" – Edificio palestra Nereto

€ 152.000,00

Istituto Tecnico Commerciale "C. Rosa" Nereto

€ 946.800,00

Liceo "M. Delfico" Teramo

€ 1.000.000,00

Liceo Scientifico "Einstein" Teramo

€ 150.000,00

Liceo Scientifico "G. Peano" Nereto

€ 400.000,00

Ieri mattina, intanto, alla presenza del consigliere delegato, Flaviano de Vincentiis, sono stati consegnati alla ditta incarica, i lavori per il rifacimento integrale del tetto dell’istituto tecnico Moretti di Roseto. Il nuovo tetto avrà una pendenza dal centro ai lati (attualmente è un tetto piatto che non ha retto all’usura degli anni e ha causato numerosi problemi di infiltrazioni) ) in modo da favorire il drenaggio delle acque. Per quanto attiene alla palestra si è progettato un classico tetto con due pendenze poggiato su capriate centrali, con l’apposizione di pannelli fotovoltaici sul lato esposto a sud. Il valore complessivo dei lavori a base d’asta è di 870.000 mila euro, coperto in parte con la rinegoziazione di un vecchio mutuo (750.000 mila) e per il resto con somme dell’amministrazione dedicate appunto alla manutenzione straordinaria.