Spiaggia e barriere architettoniche: binomio improponibile

TERAMO – La vicenda relativa alla paventata e poi scongiurata chiusura del Lido Fand di Giulianova la dice lunga su quanto sia avvertita dall’intera popolazione la necessità di spiagge accessibili alle persone con diverse abilità. Le barriere architettoniche impediscono l’accesso agli stabilimenti balneari e alla spiaggia, ricorda una nota della Provincia di  Teramo che ricorda che si tratta di “Un problema annoso che crea più di un problema a soggetti deboli e famiglie già onerosamente colpite da un quotidiano complicato. L’ assenza di passerelle, rampe d’accesso e spazi di manovra rendono la spiaggia un luogo precluso a chi ha problemi di mobilità”. Il consigliere delegato all’Urbanistica, Maurizio Verna, con gli uffici di competenza della Provincia, ha deciso di affrontare il tema in maniera organica e ha predisposto delle Linee guida per “gli accessi ai litorali” che saranno portati all’attenzione dei portatori di interesse (Comuni costieri, associazioni di categoria, Ufficio circondariale marittimo) venerdì 12 – a partire dalle ore 10 – a Villa Filiani a Pineto.“Di fatto, oggi, tranne che in pochi casi che proprio per questo rappresentano un’eccezione” dice Verna, alle persone con diverse abilità e alle loro famiglie è negato il diritto a fruire dei servizi turistici. “Per una carrozzella è impossibile accedere alla spiaggia – spiega – un tema che ci vede particolarmente in ritardo rispetto alle realtà europee e che, fra le altre cose, non viene percepito dagli operatori commerciali e turistici come una occasione per allargare il proprio target di utenti. E’ evidente, infatti, che vi sono migliaia di famiglie che rinunciano alla vacanza proprio per la mancanza di servizi adeguati o che scelgono di andare altrove, dove i propri diritti sono meglio tutelati. L’abbattimento delle barriere architettoniche è un obbligo anche per chi gestisce concessioni demaniali ma io voglio cominciare a ragionarne in termini postivi partendo dai vantaggi che ne derivano agli stessi operatori turistici per arrivare, tutti insieme e con la collaborazione delle amministrazioni locale, a migliorare gradualmente l’attuale situazione”.