Il Teramo all'attacco, le accuse dell'Ascoli finiscono in Procura federale

TERAMO – In attesa dei confronti nelle sedi deputate, ovvero uffici delle procure di Catanzaro e sportiva, la vicenda della presunta combine sulla partita Savona-Teramo si gioca sulle bocche di tanti, troppi protagonisti. Molti interessati, altri assolutamente fuori luogo. E tra questi c’è l’Ascoli Picchio, che sulla base di un presunto diritto alla Serie B in caso di condanna del Teramo, non solo ha nominato un legale con il compito di "monitorare" la situazione ma addirittura prende posizione anche sulle voci attorno a questa vicenda. E adesso il Teramo sbotta. Sotto accusa c’è la nota dello scorso 3 luglio con cui la società bianconera ha valutato in qualche modo la posizione disciplinare del Teramo. Il Teramo definisce l’atteggiamento ascolano “sleale, scorretto, speculativo, assolutamente non ammissibile in un contesto nel quale non è stato avviato al momento alcun procedimento nei confronti di tesserati della Teramo Calcio». Secondo il sodalizio di via Delfico non è giustificabile con «l’avvilimento per il campionato perso con il siderale distacco di 4 punti in classifica o con la mortificazione sportiva per l’eliminazione al primo turno dei play off per la Serie B». Obiettivo preferenziale della critica biancorossa è l’avvocato Marria Grassani, ingaggiato in questa fase dall’Ascoli Picchio e autore delle esternazioni giurisprudenziali: «Nelle sue valutazioni – scrive la Teramo calcio – dimentica di aver addirittura patteggiato, quale difensore del Grosseto, società deferita per responsabilità oggettiva, la sanzione di 6 punti in classifica, di fronte a ben 8 (otto!!) illeciti sportivi consumati e confessati da tesserati del sodalizio sportivo toscano tra cui il direttore sportivo (0,75 punti di penalizzazione per ogni gara frutto di combine). Indignate ed inutili le vibranti reazioni delle società retrocesse a seguito della clamorosa sentenza, Gubbio, Vicenza e Nocerina, con le pubbliche lamentele in aula del dirigente campano Pino Iodice. Il patteggiamento proposto dall’avvocato Grassani, fu accolto dalla Commissione Disciplinare Nazionale ed il Grosseto partecipò regolarmente al campionato di serie B nella stagione 2012-2013». Diverso atteggiamento, educato e distaccato, sottolinea la società di via Oberdan, ha assunto il Bassano, vero portatore di interesse in quanto perdente la fnale di playoff. La nota dell’Ascoi Picchio è finita sul tavolo della procura federale: il Teramo ne chiede la valutazione ai fini dell’accertamento delle violazioni contenute. «I processi vanno celebrati nelle aule di giustizia e non a mezzo stampa – conclude la società del presidente Luciano Campitelli, che preannuncia il ricorso alla magistratura ordinaria, deitro autorizzazione della Figc -».