Combine Savona, Ceniccola scagiona il Teramo: «Gli incontri erano per trattare giocatori e società»

ROMA – Campitelli non ebbe ruolo, se c’era, nell’incontro con Barghigiani. Lo ha sostenuto oggi, dinanzi agli 007 di Palazzi, l’ex consulente del Savona calcio, Enrico Ceniccola, che ha smentito la ricostruzione della squadra mobile di Catanzaro sul nocciolo degli incontri a Fabro, lungo la Firenze-Roma, e ad Albissola il giorno del match Savona-Teramo. Quegli incontri vertevano sulla cessione di tre giocatori a L’Aquila (tra cui Eguelfi, anche lui convocato a sorpresa dai procuratori federali per essere ascoltato) e sul passaggio del 56% delle quote del Savona a un imprenditore vicino a Di Nicola. «Abbiamo prodotto una documentazione che dimostra l’esistenza di un mandato conferito dal presidente Dellepiane per la vendita delle quote del Savona Calcio – rivela il legale Paolo Gallitelli -». Nel pomeriggio sono sfilati anche i giocatori del Savona Jacopo Galimberti e Fabio Eguelfi, così come quelli che l’ex Teramo Matteini avrebbe contattato per chiudere la combine: Marco Cabeccia ed Alessandro Marchetti (anche se quest’ultimo e lo si evince chiaramente dalle intercettazioni, non si è mai presentato all’incontro e dunque non poteva essere al corrente dell’eventuale proposta corruttiva). C’è un altro particolare che smentirebbe il ricorso, sostenuto dall’accusa, all’ex direttore sportivo Barghigiani per aggiustare il risultato, solo dopo il fallimento del tentativo di Matteini: le intercettazioni dimostrano che Di Nicola si è intrattenuto contemporaneamente con lui e Barghigiani nei giorni antecedenti la partita di Savona e anzi, con Matteini fino a poco prima del match, in attesa di consigli su partite su cui scommettere. Il programma degli investigatori di Palazzi non potrà contare domani sull’audizione di Ercole Di Nicola: l’autorizzazione ad ascoltarlo, come ha riferito anche il suo legale Libera D’Amelio, va chiesta al gip della magistratura ordinaria che in questo momento, allo stato delle indagini preliminari, non è ancora chiaro chi sia tra i cinque dichiaratisi competenti. E’ ovvio che in situazione del genere i tempi per arrivare a fare una visita a Morro d’Oro dove Di Nicola è detenuto ai domiciliari, sarebbero molto più lunghi del preliminare sposrtivo. Dunque mancherebbero da ascoltare Matteini, Pesce, Barghigiani, Di Giuseppe e Campitelli. Per questi ultimi due nella sede della Teramo calcio – luogo dove è eletto domicilio – non è giunta fino a questa sera alcuna convocazione. E’ però possibile che Palazzi decida di andare direttamente al deferimento del Teramo per responsabilità diretta, volendo dimostrare il coinvolgimento del presidente Campitelli nella eventuale combine, anche se le carte non dimostrano una sua presenza nella presunta ‘trattativa’. Entro una decina di giorni, dunque potrebbe arrivare il deferimento e celebrare così il processo sportivo ai primi di agosto.