La corona d'alloro per i partigiani fucilati finisce "infilzata" a piazza Sant'Agostino FOTO

TERAMO – I vandali non hanno un cuore e non hanno soprattutto una memoria storica e rispetto. O forse sì e per questo che hanno deciso di violare, offendendola, la lapide posta a ricordo della fucilazione per mano fascista dei tre partigiani Erminio Castelli, 21 anni, Elio De Cupis e Sergio Gucchierato. La corona d’alloro deposta lo scorso 13 aprile nella cerimonia solenne dai partigiani dell’Anpi, dal Comune e dalla Provincia di Teramo, è stata prelevata nottetempo dalla sua sede originaria, sotto la lapide in piazza Sant’Agostino accanto al Palazzo dell’Archivio di Stato, e ‘infilzata’ qualche decina di metri più la in una delle opere ad ornamento della piazza. Il gesto di vilipendio è stato scoperto da alcuni residenti e segnalato ai vigili urbani che sono intervenuti per la rimozione. Un gesto deprecabile che rinnova la preoccupazione per la situazione di inciviltà e di dissenso rispetto alle regole del vivere civile che la città di Teramo vive, specialmente nelle ore notturne.