Servizio antincendio Asl: la Cgil non molla e vuole risposte dai vertici

TERAMO – La Cgil Funzione pubblica di Teramo torna sulla vicenda relativa al servizio antincendio della Asl di Teramo e sostiene la tesi “degli sprchi di risorse pubbliche e violazione dei principi di economicità”. In una nota il sindacato si domanda se le risorse impiegate sin qui non sarebbe stato meglio destinarle ad altro uso, di maggiore vantaggio per i cittadini. nel giugno 2012, denunciava l’ennesimo spreco della Asl per quanto riguarda il servizio antincendio. E la Cgil una domanda, per la quale specifica di aspettare risposta, la pone anche ai vertici della Asl: “La nuova dirigenza dalla Asl vuole continuare con questo andazzo oppure cambiare registro”? La Funzione pubblica Cgil riepiloga così la propria posizione sul servizio antincendio: “A dicembre 2011 i vigili del fuoco imponevano all’Asl di attivare il Centro Gestione Emergenze previsto dal D.M. 18/09/2002. Con molto ritardo la Asl pubblicava un avviso interno vago, molto poco comprensibile e non visibile nei reparti, destinato ad individuare gli addetti antincendio per comporre la squadra ad hoc.” Il 17 agosto 2013 la stessa Cgil denunciava pubblicamente “la volontà da parte dell’amministrazione di emanare un avviso vago e poco visibile con l’obiettivo di scoraggiare il personale dipendente a partecipare. Negli anni la Asl è stata obbligata dalla legge a formare addirittura 450 addetti alla prevenzione degli incendi, investendo importanti risorse pubbliche per la loro formazione”. Prosegue la nota: “Il 21 agosto 2013 chiedevamo alla Asl di emanare un ulteriore bando, al quale si sarebbe dovuto dare un’adeguata pubblicità, affinché fosse possibile reperire personale sufficiente per il servizio antincendio, nessuna risposta fu data. Il servizio fu affidato ad una ditta esterna, con un sperpero di denaro pubblico che ammonta a centinaia di migliaia di euro”.