La nuova sanità secondo le "ricette" del Pd

PESCARA – Per il PD si tratta di un passaggio epocale ed obbligato. La Sanità va cambiata, proprio adesso, proprio ora che il partito di maggioranza in Regione è il Pd. E così, diviso tra le esigenze di governo locale, le istanze degli elettori e della popolazione in genere, il bisogno di rispettare le indicazioni stringenti del governo centrale e quello di rimanere in linea con il Partito, il Pd studia e espone la nuova sanità abruzzese. Le prime “ricette” per il cambiamento eccole qui, diramate dopo la prima Assemblea regionale dei circoli del PD Abruzzo convocata dal Segretario Marco Rapino e con la partecipazione di numerosi segretari dei circoli dei vari territori e dell’Assessore Regionale alla Sanità Silvio Paolucci. Dicevamo le ricette. Eccole. “Un forte investimento sull’Assistenza Domiciliare puntando ad uno spostamento delle cure il più vicino possibile al cittadino; una rete ospedaliera che sia in grado di promuovere la concentrazione delle specialità favorendo la qualità,  stabilire un rapporto di collaborazione trasparente con la sanità privata e attivare percorsi integrati post ricovero del paziente; individuazione di “Aree Territoriali” (AT) con bacino di utenza di 150-200 mila abitanti per garantire una rispondenza del Servizio Sanitario Regionale con le esigenze del paziente; accentramento a livello sovra aziendale delle funzioni no core (ciclo attivo/passivo, paghe e stipendi, sistemi informativi, etc.), della  definizione di protocolli standardizzati, degli obiettivi di risultato quali-quantitativi, delle funzioni strategiche; coinvolgimento delle Università nella gestione delle risorse umane.