Federcaccia alza il tiro contro la Regione

TERAMO – Il mondo venatorio è di nuovo in subbuglio. Si leva alta la protesta dei cacciatori aderenti alla Federcaccia regionale contro i ritardi clamorosi della stesura del calendario venatorio della nuova stagione. Del malcontento delle doppiette si fa portavoce il presidente regionale della Federazione della caccia, Ermano Morelli, che definisce inaccettabile il ritardo dell’Ufficio Caccia della Regione Abruzzo e del suo assessore al ramo, Dino Pepe, rispetto alla normativa che prevede al 15 giugno la data entro la quale pubblicare il Calendario. Sotto accusa ci sono anche i rapporti che Morelli definisce di chiusura nei confronti del mondo venatorio, dell’assessore Pepe: “Dopo l’unico incontro in Consulta Regionale presieduta da Dino Pepe nel mese di Giugno –  dice Morelli – abbiamo sollevato le nostre critiche alla Bozza di Calendario Venatorio e chiesto copia della relazione tecnica per capire le loro tesi, il loro progetto, visto che la proposta presentata stravolgeva anche date e forme di caccia fissate dalla normativa nazionale». Da allora silenzio e inefficienze, secondo la Federcaccia, che chiederà un incontro con il Presidente D’Alfonso perché si faccia chiarezza su quanto accade nei confronti dei cacciatori. Morelli annuncia che Federcaccia è pronta a tutelare i propri iscritti avviando tutte le azioni necessarie nei confronti della Regione ma spera che prevalga il buon senso, che il Calendario venga pubblicato nell’immediatezza e soprattutto che sia rispettoso delle norme che regolano la materia.