Garante dei detenuti, l'esclusa Bernardini non "raccomanda" Grifoni

TERAMO – Elezione garante detenuti abruzzesi. C’è una  lettera aperta di Rita Bernardini, segretaria dei Radicali, candidata non ammessa al ruolo dalla Regione, che proprio domani, in Consiglio, dovrà nominare il Garante. Esclusa dalla competizione elettorale a causa delle condanne riportate per la disobbedienza civile (legalizzazione cannabis), la Bernardini annuncia che “d’accordo con il Segretario dell’Associazione Amnistia Giustizia e Libertà Abruzzo Vincenzo Di Nanna, impugnerò il bando e quindi la legge) che prevede la mia incandidabilità alle elezioni amministrative  e, di conseguenza, a Garante regionale.” Spiega anche, in una lettera inviata a tutti i Consiglieri regionali e indirizzata al segretario regionale Uil Penitenziari, Mauro Nardella, che ha molto sostenuto la candidatura e che continua a chiedere che il Consiglio provveda alla nomina, senza ulteriori rinvii, di non volere ad alcun costo che si riservi un posto ai Radicali e che, eventualmente, un Radicale di spessore, tra gli aspiranti al ruolo c’è, ed è lo psichiatra Montinaro.  “Per nostra storia e comportamenti – dice a tutti la segretaria dei Radicali – non abbiamo mai ritenuto che ci fossero "posti" da riservare ai radicali. Fra l’altro, nella lista degli "ammessi", c’è un altro radicale di grande valore, Danilo Montinaro, psichiatra che si è battuto (e si batte) con grande professionalità e militanza sociale e civile per l’effettiva chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari”. Ora, questo passaggio della lettera appare in contrasto con quello del segretario della Uil che, una volta preso atto, seppur con dispiacere, della incandidabilità di Rita Bernardini, ricorda che c’è un altro candidato, Ariberto Grifoni: “Tuttavia, l’ammissione della candidatura di un altro radicale storico, Ariberto Grifoni, può dare continuità al pensiero condiviso dalla Uil Penitenziari di cui rappresento l’organizzazione regionale oltre che dell’Esecutivo nazionale, l’umiltà di considerare lo stesso un ripiego dovuto all’esclusione di Rita Bernardini, da rapportare però al contributo di lotta che sulla questione carceri Ariberto Grifoni ha offerto sia lo scorso anno in settembre, con lo sciopero della fame concluso dall’approvazione da parte del consiglio regionale della risoluzione urgente della crisi della giustizia sia con gli interventi che ha prodotto all’inaugurazione dell’anno giudiziario, sia, da ultimo, con il digiuno foriero di questa elezione”. Ma la risposta di Rita Bernardini (i Radicali non hanno mai chiesto posti riservati e semmai c’è lo psichiatra Montinaro) sembra che l’appoggio alla candidatura di Grifoni certo non arriverà dalla grande esclusa.