Bimba di due anni e mezzo scompare nel nulla a Montorio

MONTORIO – Sono in corso, dalle 18.30 di oggi, le ricerche di una bambina di due anni e mezzo scomparsa nel nulla a Cusciano di Montorio, mentre giocava con altri bimbi nella piazzetta della piccola frazione. Secondo una prima ricostruzione, l’allarme è stato dato un’ora dopo la scoparsa. Sul posto vigili del fuoco, carabinieri e protezione civile alla ricerca della piccola figlia di una coppia di romeni meno che trentenni.
E’ introvabile: in arrivo anche un elicottero per la ricerca termica da Pescara. Sul posto le ricerche sono coordinate dal sostituto procuratore Davide Rosati che ha chiesto di far alzare in volo l’elicottero della Guardia costiera di Pescara attrezzata con i rilevatori termici per cercare al suolo nel bosco. Ci sono anche le guadie ambientali del Gadit con il drone, e le squadre di soccorso composte dai vigili del fuoco del gruppo speleo-fluviale e della Croce bianca, diretti dal presidente Stefano Di Stefano che è anche sul posto in qualità di sostituto commissario della Polizia di Stato. Sono in arrivo anche i cani molecolari per la ricerca di eventuali tracce a partire da odori di indumenti della piccola.
Stava giocando sotto gli occhi della mamma. Catia P. è la maggiore di due bambini della coppia romena che da anni vive qui a Cusciano. In casa c’era solo la mamma (il padre sta tornando dalla Romania ed è sbarcato in serata ad Ancona) e la piccola stava giocando vicino a casa con un altro bimbo quando in un momento di distrazione del genitore è scomparsa nel nulla. L’ultima volta che è stata vista era sulla stradina in salita davanti casa e camminava in salita. Le squadre a piedi l’hanno cercata dappertutto ma no si trova.
Le ipotesi. E’ ovvio che più trascorre il tempo e più cresce la preoccupazione. I rischi nella zona sono molti per un bimba così piccola. A partire dal bosco con dirupi e scarpatelle, ma anche con tanti animali: di recente in zona è stata notata traccia anche di lupi. Il mistero è ancora più fitto in considerazione del fatto che nel paese c’è molta gente oltre agli abituali residenti, che trascorrono qui le vacanze estive nelle abitazioni in affitto o di proprietà.
Perquisite tutte le abitazioni. Il magistrato ha disposto poco prima della mezzanotte la perquisizione di tutte le abitazioni: è una decisione che fa pensare che il pm vuole escludere tutto, anche l’ipotesi di un ratto da parte di un adulto. Anche le macchine in transito lungo il percorso stradale che da Montorio porta alla frazione sono state controllate.
Arrivano i cani molecolari. Sul posto sono giunti anche i cani molecolari, il primo dei quali il segugio bloodhound del Soccorso alpino. Ci sono anche quelli della Polizia di Stato e dei carabinieri, che sono arrivati da Jesi, Chieti, Pescara e Bari. Nel corso della giornata altre unità cinofile, in arrivo da Firenze e da Torino, si alterneranno in una incessante ricerca dell seppur minima traccia olfattiva della piccola Catia.
Nella notte una pista porta tre cani nello stesso punto. Erano passate da poco le 3 quando i cani (cui sono stati fatti ‘memorizzare’ indumenti personali della piccola) hanno fiutato e portato i conduttori fino a un campo per metà coltivato, per l’altra incolto e ricco di sterpaglie, in una zona ben circoscritta. Le squadre di soccorritori hanno concentrato la ricerca nei pressi di un orto e quisarà tagliata anche la fitta vegetazione al fine di lavorare meglio.
Le ricerche sono coordinate sul posto dal magistrato. E’ lo stesso pubblico ministero che coordina sul posto le ricerche: ci sono anche il colonnello PierVittorio Romano e il maggiore Riziero Asci, il capo della squadra mobile Gennaro Capasso, gli uomini della Polstrada con l’ispettore Antonio Bernardi e poi la Protezinoe civile con il gruppo Cives.