Taglio dei pini a Teramo, anche gli agronomi vogliono vederci chiaro. Servivano le loro firme

TERAMO – Il taglio dei quattro pini davanti alla Noè Lucidi non é uno di quei casi che si chiudono facilmente, era inevitabile. Lo dimostra il fatto che adesso la federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali dell’Abruzzo ha chiesto l’accesso agli atti e vuole vederci chiaro. Vuole sapere, soprattutto, se l’iter è stato rispettato, con tanto di firme da parte dei professionisti di settore. Ecco cosa dice la federazione. “Se da un lato in Abruzzo ci sono comuni più virtuosi che mostrano maggiore sensibilità verso la tematica del verde urbano, essenziale per la salute dell’ambiente e dell’uomo che vi abita, ci sono altri comuni, il più delle volte la maggioranza, che dimostrano scarsa attenzione e poca organizzazione. Un recente caso di cronaca riguarda la città di Teramo dove il comune ha ordinato nei giorni scorsi l’abbattimento di alcuni esemplari di pino domestico (Pinus pinea), ubicati di fronte alla scuola Noè Lucidi in via Porta Reale. Questo intervento ha suscitato l’interesse dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Teramo che, nella persona del presidente Gabriele Rizzo, ha proceduto alla richiesta di accesso agli atti per verificare la corretta esecuzione dell’iter che ha portato all’abbattimento delle piante. In particolare, l’Ordine vuole verificare che sia stata redatta una relazione tecnica specifica a firma di un Dottore Agronomo o Dottore Forestale, unica categoria professionale autorizzata ad effettuare questo tipo di attività. L’abbattimento è purtroppo stato portato a compimento e sulla vicenda indaga ora la magistratura. Questo quindi, è solo un esempio tra le innumerevoli decisioni che le amministrazioni comunali intraprendono sul verde pubblico senza alcun accertamento, parere tecnico o atto ufficiale dagli Ordini Professionali competenti”.