TERAMO – «Il campionato va sospeso. Se qualcuno ha provato a combinare la partita va punito e anche severamente. Ma l’eventuale presunto coinvolgimento di altri, senza prove, su indizi peraltro non concordanti, non può condannare una squadra, una città, un popolo». A chiederlo è il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, con una lettera aperta agli organi calcistici nazionali, all’indomani della condanna da parte della Corte d’Appello Federale alla revoca del titolo di Serie B conquistato lo scorso 9 maggio dal Teramo, per la presunta combine della partita Savona-Teramo del 2 maggio. «Senza se e senza ma, Teramo ha vinto sul campo – scrive Brucchi -. Mentre altre squadre vincevano troppe volte in "zona Ceaarini" il Teramo macinava gioco e punti. Teramo ha battuto le sue rivali sul campo, mentre le rivali hanno dimostrato di essere più brave con le carte bollate. Lo ha detto anche il Coni – aggiunge il sindaco di Teramo -: anche nella giustizia sportiva ci vogliono prove». Tornando a definire "aberrante e contraddittoria" la sentenza di secondo grado, il primo cittadino ha criticato la mancata pubblicazione delle motivazioni che avrebbero dovuto seguire il dispositivo: «Non ce n’è traccia. Vorrà dire qualcosa? Non lo so ma io, da amministratore onesto, serio e puntuale, che tutti i giorni si confronta con la dura realtà quotidiana – spiega Brucchi , mi sarei aspettato che subito, ci rendessero edotti delle colpe e delle responsabilità dei nostri presidenti, direttori sportivi , giocatori. Questo non è avvenuto, tanto da rendere quasi impossibile il ricorso alla Corte di Giustizia Sportiva del Coni». Brucchi nella sua lettera annuncia che «l’Ufficio Legale del Comune di Teramo (ed ogni avvocato teramano che lo vorrà fare) monitorerà tutte le sentenze in materia di illecito sportivo per verificare se, in casi analoghi, soggetti deferiti, magari di serie A, saranno valutati con lo stesso severissimo metro di giudizio dagli organi di Giustizia Sportiva. Segnaleremo alle competenti autorità in ogni sede giudiziaria, sportiva ed ordinaria, le eventuali disparità di trattamento rispetto al caso Campitelli e Teramo calcio».
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